“La mancanza di questo servizio crea molti disagi alla popolazione, soprattutto per le fasce più deboli, la nostra farmacia è chiusa ormai da diversi mesi – ha spiegato Eleonora Pensa – e da allora non abbiamo avuto più notizie.
Siamo intenzionati ad affrontare con determinazione questa vicenda e risolverla nel modo più veloce possibile evitando altre inutili lungaggini. Di questo, come di altri problemi e di tanti progetti utili al rilancio di Cappadocia e delle sue frazioni, abbiamo interessato Lorenzo Berardinetti che si è reso da subito disponibile assicurando il suo impegno”.
Il consigliere regionale ha assicurato la sua diretta attenzione a questa problematica precisando che “le farmacie sono un presidio essenziale, sono il primo punto di riferimento socio-sanitario su questi territori, e nei piccoli centri spesso anche l’unico. I cittadini vedono nel farmacista come nel loro medico di base le figure più vicine sulle questioni legati alla salute e all’assistenza sanitaria.
Voglio conoscere bene l’iter amministrativo che si sta seguendo per affidare nuovamente la gestione della farmacia comunale: la riapertura non è più rinviabile. Ci sono leggi regionali che danno diritto ad una specifica indennità di residenza per compensare la situazione di disagio in cui si trovano ad operare le strutture ubicate nei centri montani svantaggiati, credo quindi che questi ritardi siano legati ad altri fattori che voglio cercare di conoscere e, per quello che è nelle mie prerogative, risolvere”.
Il candidato sindaco Lorenzin si è detto “fiducioso ed ottimista di aver trovato nel consigliere Berardinetti il punto di riferimento e l’interlocutore ideale, di una nuova classe dirigente che si candida per tradurre in realtà i sogni e le aspettative di tutti i cittadini di Cappadocia”.