L’ente aveva stipulato un contratto con la compagnia Vodafone tramite proprio agente, con un canone mensile di abbonamento di euro 812,50 corrispondente ad una spesa biennale di euro 19.500,00 e riguardante sia la rete fissa che mobile. Ma il contratto era stato effettivamente attivato solo ed esclusivamente per la rete mobile, rimanendo invece in sospeso l’attivazione delle linee fisse.
“L’Amministrazione aveva più volte sollecitato l’attivazione di tutti i servizi- afferma Filippo Lucci – senza tuttavia ottenere riscontro ai numerosi reclami. Siamo intervenuti in sede di conciliazione ed è emerso inoltre che la fatturazione era difforme parzialmente a quanto pattuito con l’agente, atteso che a fronte di una spesa mensile promessa pari 812,50, il Comune riceveva fatture di importi superiori considerato che i relativi costi sono riferibili unicamente alla rete mobile.
Rispetto alle contestazioni mosse dal Comune, e grazie alla spirito conciliativo dimostrato da Vodafone – spiega Lucci – il Corecom è riuscito a concludere la controversia ottenendo per il Comune di Capistrello lo storno dell’insoluto pari a circa 6000 mila euro ed un indennizzo di 5.000 euro”.
Una controversia finita bene anche secondo il sindaco di Capistrello, Francesco Ciciotti: “Siamo soddisfatti della soluzione a cui siamo addivenuti e ringraziamo il Corecom Abruzzo per l’assistenza che ci ha fornito. Il mio comune non solo ha recuperato somme importanti ma soprattutto non ha dovuto sostenere alcuna spesa legale per difendersi nella controversia. Di questi tempi, per un piccolo comune come Capistrello, ogni somma che viene risparmiata è un bene per la collettività”