“Il murales di Flaiano realizzato sulla palazzina privata di piazza Unione-Largo dei Frentani non verrà toccato semplicemente perché non può essere rimosso e perché nessuno ha mai proposto di cancellarlo. Mentre il Pd tirava fuori i soliti banchetti e organizzava inutili sit in di protesta, senza mai essersi preoccupato di tutelare anzitempo l’opera, l’amministrazione comunale ha provveduto a rileggersi le carte del progetto di ristrutturazione, a disposizione di tutti, che non hanno mai previsto l’eliminazione del murales. Come sempre tanto rumore per nulla dal Pd, e a questo punto, anche dall’autore dell’opera che la prossima volta, dinanzi a un dubbio o a una perplessità, farà bene a rivolgersi direttamente alle Istituzioni e agli uffici competenti”. Lo hanno ufficializzato il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e l’assessore allo Sviluppo del Territorio Marcello Antonelli chiarendo la vicenda.
Erano stati, infatti, l’autore dell’opera, il pittore Christian Serafini, e l’imprenditore Sergio Simoncelli a lanciare l’allarme partecipando ad una protesta del gruppo consiliare del Pd (leggi l’articolo); ma a quanto pare la ristrutturazione dell’immobile risparmierà il colorato faccione di Flaiano: “. Nella comunicazione e relativa relazione tecnica”, spiegano sindaco e assessore, “firmata dal progettista, inviate dal condominio per l’avvio dei lavori di riqualificazione e restauro conservativo dell’edificio, approvata il primo luglio 2011, si dice anzi esplicitamente che ‘tali lavori non modificheranno né il colore, né i materiali esistenti’, e infatti è stata prodotta solo una semplice comunicazione di inizio lavori, e non una richiesta di licenza edilizia. Dunque la sopravvivenza del murales non è minacciata da alcuno. Anzi, per agire con maggiore diligenza rispetto al passato, abbiamo anche provveduto a redigere una comunicazione rafforzativa che lunedì i nostri uffici invieranno all’amministratore del condominio e al progettista dei lavori, nella quale abbiamo ulteriormente ricordato che ‘l’immobile oggetto dei lavori ricade in zona di Piano regolatore Zona A – Complessi ed edifici storici, e che i lavori di restauro e risanamento conservativo del fabbricato non dovranno modificare né il colore né i materiali esistenti, garantendo la tutela dell’immobile, con particolare riferimento al murales”.
Daniele Galli