Chieti, critiche del Pd sulla programmazione degli eventi natalizi

caratelli_barone_e_marzoliChieti. “Si è messa sempre davanti la carenza economica, però il calendario degli eventi è stato progettato nettamente in ritardo, si è arrivati in ritardo anche su altri eventi come la processione del Venerdì Santo. Se il sindaco non ce la fa, desse la delega alla Cultura a qualcun altro. L’ultimo dell’anno l’evento in piazza ci voleva, anche con 5 mila euro. Ci sono ragazzi di Chieti che si trovano ad organizzare la vita notturna di Pescara, questo perchè non hanno potuto lavorare su Chieti. Quindi la capacità organizzativa a Chieti c’è, ma non c’è la possibilità di lavorare”.

E’ quello che ha detto questa mattina Luca Caratelli del Pd di Chieti sulla programmazione degli eventi natalizi del capoluogo teatino.

“Noi abbiamo preso la delibera di giunta del 6 Dicembre – ha continuato il coordinatore del circolo del Pd di Chieti, Pierluigi Barone – dove la giunta quasi al completo ha approvato gli eventi, alcuni dei quali non sono stati confermati nei depliant. Uno di questi era abbastanza bello e prevedeva fuochi pirotecnici e lancio delle lanterne in piazza G. B. Vico. In questa edizione Chieti Scalo è risultata completamente inesistente anche se erano previsti eventi nel centro urbano, sul colle e nello Scalo. C’è stata una disparità, questo è stato confermato da una protesta di una parte dei commercianti della parte bassa della città di un paio di settimane fa. Sono stati investiti circa 30 mila euro. La bravura dell’amministrazione la si vede quando ci sono poche risorse, quando le risorse ci sono, sono bravi tutti. Si era detto che si sarebbe partiti prima, ma questo non è stato fatto. Dobbiamo ringraziare che a Chieti abbiamo un movimento associativo molto attivo, altrimenti questa sarebbe una città morta. Si era anche detto che si prevedeva un’edizione super del Presepe Vivente, invece l’associazione Teate Nostra ci ha messo tutta la buona volontà per garantire un’edizione dignitosa, ma se non gli vengono messi a disposizione i mezzi, non è facile. L’assessore Russo aveva detto che si sarebbe rilanciato il turismo e che si sarebbe promossa la città. Se rilanciare il turismo significa trattare in quel modo Teate Nostra, questa è una cosa totalmente originale”.

“Se il sindaco è provato dagli impegni che aumentano sempre di più – ha concluso Alessandro Marzoli – soprattutto in questo momento di crisi, valuti di dare l’Assessorato alla Cultura (che ha lui) a qualcun altro. È stato molto peggio dell’anno passato. La crisi economica non giustifica la totale assenza di una progettazione culturale in questa città. In alcuni capoluoghi di Provincia è stato diverso. Ad esempio a Teramo la notte di San Silvestro ha avuto 8 mila persone in piazza pur non essendo una grande città ed Isernia ha fatto un programma carino pur non facendo le cose in grande. Quindi riteniamo che ci sia una totale incapacità nello gestire la progettazione culturale in questa città. Quindi proponiamo al sindaco di valutare la possibilità di rimettere a qualcun altro la delega alla Cultura perché questa città si sta spegnendo. A Chieti la cultura si sta spegnendo e questo è molto grave perché se non si valorizzano la cultura e gli eventi la città rischia veramente di morire”.

Francesco Rapino

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