“Nel processo di condivisione e partecipazione delle attività del Settore Politiche Sociali – ha dichiarato l’assessore alle Politiche Sociali e alle Pari Opportunità del Comune di Chieti, Emilia De Matteo, a margine della riunione – si è avviato questa mattina l’iter di analisi del Piano Locale per la non autosufficienza, propedeutico alla predisposizione del nuovo Piano da presentare alla Regione Abruzzo a valere per l’anno 2012. Alla riunione di oggi hanno preso parte i rappresentanti sindacali, le associazioni nonché il dottor Mastrovecchio e il dottor De Sanctis in rappresentanza della Asl teatina. Infatti il Piano Locale per la non Autosufficienza si caratterizza come strumento di concertazione tra l’ambito sociale e il Distretto sanitario di Base e stabilisce le modalità operative per l’attuazione degli interventi territoriali e domiciliari. Il Piano locale prevede l’implementazione della rete dei servizi già programmati all’interno dei Piani di Zona, nell’attuazione delle politiche sociali e sanitarie per la domiciliarietà. Questo avviene tramite processi unitari per la valutazione del bisogno di cura fatti dall’Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM) con la presa in carico dell’utente attraverso un progetto assistenziale individualizzato (PAI). La Regione Abruzzo ha promosso un complesso di interventi per facilitare l’integrazione della persona non autosufficiente in ogni contesto della vita, valorizzare ed implementare la domiciliarietà ed alleviare l’impegno quotidiano dei nuclei familiari; evitare ogni tipologia di ricovero improprio per favorire la permanenza della persona non autosufficiente nel nucleo familiare. Nel corso della riunione è stata analizzata l’attività svolta con il PLNA 2010-2011, grazie alla quale è stato possibile integrare positivamente gli interventi compiuti nell’Area Anziani e nell’area Disabilità del Piano di Zona. L’implementazione dei servizi socio sanitari ha riguardato 81 utenti assistiti nell’Area Disabilità e 47 nell’Area Anziani . Nel Piano locale 2010-2011 è stato attivato, inoltre, per la prima volta l’Assegno di Cura quale supporto economico volto a sostenere le famiglie nell’assistenza diretta ai propri congiunti in situazioni di non autosufficienza Gli utenti hanno beneficiato sia di prestazioni sanitarie, sia sociali; nel dettaglio, i servizi implementati sono stati: Assistenza Domiciliare Disabili Gravi, Servizio di Aiuto personale, Assistenza Domiciliare Integrata, Centro Diurno per disabili, Assistenza Domiciliare agli anziani non autosufficienti, Trasporto. La lettura multidimensionale del bisogno è risultata particolarmente utile perché ha consentito una visione globale della persona e dei bisogni nei suoi fattori psicofisici e relazionali, contestualizzati negli spazi quotidiani di vita familiare e sociale”.