L’intervento del sindaco, però, è stato oggetto di critiche sia in consiglio comunale, che nelle considerazione post-assise civica. In una nota i consiglieri del gruppo Primavera Toccolana (Riziero Zaccagnini e Vittorio Tarquinio) giudicano: “ un intervento fuori luogo e insensato di chi, non sapendo più a che specchio arrampicarsi, chiama in causa persino i “Black bloc”, in un delirio confusionario di argomentazioni che probabilmente neanche lui ha ben compreso”. Le accuse al primo cittadino poi proseguono. “Un consiglio comunale in cui i pochi cittadini presenti, dopo l’ennesima piroetta dialettica mal riuscita del Sindaco”, prosegue la nota, “ hanno sbottato chiedendo di intervenire. Il risultato è stato un urlo feroce del primo cittadino che ha prima intimato il silenzio, poi cacciato dall’aula chi protestava e, infine, sospeso la seduta. Una vera indecenza, che a nostra memoria non si era mai verificata prima a Tocco da Casauria, consumatasi nonostante il Consiglio fosse stato convocato alle ore 12,00 per evitare di rimediare l’ennesima figuraccia di fronte alla popolazione, per non far notare la sonora bocciatura con cui la Provincia e, prima ancora, i cittadini con le oltre 500 firme raccolte, hanno risposto all’assurda posizione dell’amministrazione toccolana”.