È quanto denuncia l’assessore provinciale all’Urbanistica Nicola Campitelli, che spiega che con la nuova norma si passa da un regime di deposito con controllo a campione (pari il 10%) dei progetti previsto dalla norma ancora in vigore ad un regime autorizzatorio per il 100% dei progetti relativi ad interventi ricadenti nelle aree a media ed alta sismicità.
In sostanza tutti i progetti dovranno essere controllati ed autorizzati, uno per uno. Ciò per l’ex Genio Civile di Chieti comporterà un notevole incremento dell’attività a fronte di un organico di un solo ingegnere e due tecnici, del tutto inadeguato a fronteggiare il nuovo, pesante ed impegnativo carico di lavoro. “Teoricamente dovremmo coprire le spese per il fabbisogno di personale con i soldi derivanti dai diritti di istruzione e dalle spese di conservazione e consultazione dei progetti – continua l’assessore -, così come ci è stato spiegato nel corso di un tavolo tecnico voluto dalla Regione. Ma la Provincia di Chieti oggi è un ente strutturalmente deficitario con gravi difficoltà finanziarie e che con le proprie risorse non riesce ad assumere personale tecnico qualificato. Apprezzo la volontà della Regione che ha già convocato un tavolo tecnico di coordinamento delle Province, ma a questo punto, visto che dal 25 novembre si rischia il blocco dell’attività edilizia e dunque di dare un altro duro colpo all’economia, mi aspetto che la Regione ci dia le risorse umane di cui abbiamo bisogno. L’Unione delle Province abruzzesi, grazie all’iniziativa del Presidente Enrico Di Giuseppantonio, ha ottenuto per il 26 ottobre prossimo presso la Regione un nuovo incontro con le 4 Province, a cui parteciperà l’assessore Gianfranco Giuliante, perché il problema affligge anche le altre Province. Da quella riunione dovranno uscire impegni precisi da parte della Regione. D’altronde è la Regione, nel 2002, ad averci delegato le funzioni dell’ex Genio Civile e oggi deve venirci incontro. Considerata dunque l’imminenza dell’entrata in vigore della Legge – conclude Campitelli – corre l’obbligo segnalare che in mancanza delle dotazioni organiche necessarie, i Servizi provinciali competenti non potranno garantire il rispetto delle tempistiche stabilite dalla norma, con inevitabili ripercussioni sociali ed economiche anche a carico delle amministrazioni provinciali”.