Queste, in estrema sintesi, le linee guida del protocollo d’intesa stipulato tra il Comune di Francavilla al Mare e la Facoltà di Architettura dell’Università “Gabriele D’Annunzio”, presentato lo scorso pomeriggio (venerdì 14 ottobre 2011) alle 18 presso il Museo Michetti di Francavilla. Parte sostanziale di questo innovativo protocollo d’intesa è il ruolo della conoscenza, profonda e condivisa, del territorio e dei suoi insediamenti, che deve essere parte costitutiva e fondante del futuro processo di formazione della variante del Piano Regolatore. Per questi motivi, il Comune di Francavilla al Mare ha deciso di avviare questa fattiva collaborazione con la cattedra di Progettazione Ambientale, guidata dall’architetto Maria Cristina Forlani, e con la cattedra di Urbanistica, dell’architetto Roberto Mascarucci, entrambi docenti della Facoltà di Architettura dell’Università “D’Annunzio”. Questo gruppo di lavoro, coordinato dall’architetto Marcello Borrone, rappresenta un primo passo di ricognizione, al quale seguirà l’analisi dei dati urbanistici e ambientali che diventeranno il filo rosso conduttore verso cui indirizzare le future scelte di governo del territorio e della formazione del Piano generale e dei Piani particolareggiati.
“Lo stato di degrado e di confusione urbanistica nel quale è stato ridotto il territorio di Francavilla, in parte compromesso dalla cementificazione selvaggia ma soprattutto da nessuna idea urbanistica della città – ha dichiarato il sindaco Antonio Luciani – lo possiamo sovvertire attraverso un lavoro qualificato e qualificante per il territorio. Insieme dobbiamo far tornare Francavilla ad essere una città organizzata, pulita e accogliente. Una città che sappia coniugare sviluppo e riqualificazione del patrimonio esistente. Quando passeggio per le vie della città – ha conluso il primo cittadino – trovo situazioni, spesso segnalate anche dalla stampa vecchie di vent’anni e mi rifiuto, insieme all’amministrazione che guido, di adattarmi a questo stato di cose. Francavilla ha un futuro se noi sapremo programmarlo da subito”.
Francesco Rapino