“Uno dei problemi che abbiamo voluto subito mettere all’attenzione – ha affermato il sindaco del capoluogo teatino, Umberto Di Primio – è stato quello della qualità dell’aria che è anche della salute dei cittadini. Uno dei problemi è quello delle discariche, tra l’altro autorizzate. C’è una serie di siti e di situazioni che richiamano la massima attenzione da parte dell’amministrazione. Provincia e Forestale hanno il compito di controllare che ci sia regolarità. Nei giorni scorsi sono stati resi noti i dati relativi all’inquinamento ricavati dallo studio portato avanti da Villablocc. Però, da quello che ho letto, queste particelle derivano da pesticidi di cui si deve vedere la provenienza. Quello che ci interessa è la qualità dell’aria e bisogna vedere se queste sostanze sono inquinanti o meno, e bisogna vedere la provenienza di queste particelle e se sono nei limiti della legge. I dati ci dicono che comunque dobbiamo controllare quella zona. Quello che dobbiamo fare subito è una denuncia alla Procura della Repubblica affinchè si verifichi la presenza e la provenienza di queste particelle in quanto provenienti da pesticidi. L’aria di Madonna delle Piane in questo momento è il più grande punto di snodo della città di Chieti. A Madonna delle Piane transitano milioni di auto l’anno, di cui una parte vanno in centro e la maggior parte vanno nei due grandi poli attrattivi che sono l’Ospedale e l’Università. Per noi la qualità dell’aria è importante, però bisogna distinguere tra la violazione della legge e gli interventi per il miglioramento della qualità dell’aria”.
Da una valutazione dei dati si deduce che i valori medi rilevati a Chieti Scalo sono al di sopra dei valori riscontrati in zone montane, ma molto inferiori ai valori registrati in località direttamente interessate da traffico veicolare. Le concentrazione degli inquinanti monitorati (biossido di azoto, monossido di carbonio, particelle sospese PM10, ozono e benzene), secondo i rilevamenti dell’ARTA, con i riferimenti ai limiti previsti dal Decreto Legislativo 13 agosto 2010 n° 155, rientrano nei limiti della Legge per tutto il periodo dei controlli.
“I dati dell’ARTA che presentiamo – ha aggiunto l’assessore Emilia De Matteo – e che sono relativi al periodo tra il 18 luglio ed il 16 agosto, sono stati rilevati in via Travaglini. Il 3 ottobre ci è stato chiesto dall’ARTA il lavoro effettuato con l’indicazione dell’indice massimo e dell’indice minimo. Quello che ci interessa è controllare l’inquinamento. E’ ovvio che in quella zona c’è un alto traffico veicolare e di conseguenza c’è un alto potenziale di inquinamento. Noi intendiamo operare in questa azione di monitoraggio non solo nella parte bassa della città, ma in tutto il territorio comunale. Il nostro obiettivo è quello di riattivare le due centraline fisse e ci vogliamo sempre muovere secondo le norme di legge”.
Francesco Rapino