Pescara. Compensi dimezzati, prestazioni lavorative eseguite nel 2010 e non ancora pagate, mancata fornitura della cassetta di sicurezza per la custodia dell’arma, turni di lavoro poco equilibrati, mancata assegnazione dell’arma a dipendenti che prestano servizi esterni contro una concessione per coloro che lavoro internamente agli uffici. Sono queste le motivazioni che hanno spinto gli agenti di Polizia Municipale iscritti al sindacato del Sulpm a proclamare l’inizio dello stato di agitazione. La decisione è stata presa al termine dell’assemblea convocata per questa mattina.
A spiegare le ragioni è il segretario provinciale, Walter Falzani. Anzitutto, le indennità di disagio 2011. “L’Amministrazione” spiega “toglie o riduce di oltre il 50 per cento (da 0,42 euro a 0,19 euro ad ora) il compenso. La proposta è inaccettabile, dato che le risorse economiche ci sono”. Ci sono poi, le prestazioni lavorative effettuate nel 2010 e non ancora pagate, la cassetta di sicurezza per la custodia dell’arma non ancora fornita al personale e turni di lavoro “organizzati senza una effettiva rotazione nelle articolazioni giornaliere, senza una equilibrata ed avvicendata distribuzione, senza rispetto dei carichi di lavoro, non sono comunicati con congruo anticipo, con riposi infrasettimanali che vengono usufruiti di domenica”. E, ancora, la consegna delle armi. “Ci sono dipendenti ai quali non è assegnata l’arma, impiegati nello svolgimento dei servizi armati che possono concretamente porre in pericolo l’incolumità fisica di chi li esplica. Per contro risulta che molti dipendenti che hanno in dotazione l’arma sono assegnati a svolgere servizi all’intero del comando. Come sindacato abbiamo sempre dato disponibilità ad affrontare i problemi insieme all’Amministrazione ma adesso ci siamo davvero stufati”.
Il sindacato chiede, dunque, al Prefetto la convocazione delle parti (datoriale e sindacale) per “esperire la procedura di raffreddamento conflitti. Lunedì dalle ore 12 alle ore 14, ci sarà un’altra assemblea sindacale di tutti i lavoratori del Comune di Pescara, per valutare le ulteriori iniziative da intraprendere a tutela dei lavoratori”.