Giulianova. Si è svolta nella serata di lunedì la riunione aperta del Comitato Provinciale di Teramo del Coordinamento di Democrazia Costituzionale, comitati per il No al referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre 2016.
Si è sviluppato un intenso dibattito alla fine del quale tutti hanno concordato sulla necessità che i comitati per il No restino in vita e rilancino la loro attività su altre basi e con nuovi obiettivi costituzionali. Sono state evidenziate importanti aree di attività su cui nel prossimo futuro si confronteranno tutti i comitati regionali e nazionali in due occasioni piuttosto ravvicinate: un’assemblea regionale di tutti i comitati abruzzesi da fissare entro la prima quindicina di gennaio 2017, e una nazionale già fissata a Roma per il 21 gennaio 2017.
Di seguito le principali tematiche evidenziate, che costituiranno la base delle nuove attività del nuovo fronte unitario per la difesa della Costituzione: “La conoscenza della Costituzione è elemento indispensabile perché si possano condurre future battaglie in sua difesa e in sua attuazione; Difendere e applicare la Costituzione anche promuovendo battaglie mirate come quella sui prossimi referendum Jobs act e articolo 18, una legge elettorale democratica proporzionale (perché i voti pesino alla pari), la revisione dell’articolo 81 della Costituzione perché ne sia espunto l’obbligo del pareggio di bilancio, un sistema sanitario che attui i principi del diritto alla salute; Denunciare ogni dipendenza dello Stato e della democrazia interna dalle politiche neo-liberiste e tecnocratiche dell’Europa della Troika e del mondo finanziario internazionale, radice e fonte di ogni male della nostra democrazia. Rivendicare e attuare i principi costituzionali sulle relazioni internazionali, anche essi inattuati e in parte violati, puntando a un’Europa dei popoli come nel manifesto di Ventotene; La struttura organizzativa esistente e da perfezionare non punta alla costituzione di un partito, come detto nel documento nazionale, né al momento alla presentazione di liste elettorali in nessuna consultazione prossima o futura. Tuttavia, nessun limite è opposto al libero svilupparsi della dialettica e delle ipotesi che volta per volta si possono presentare sia a livello locale che a livello nazionale”.
Il dibattito si è concluso approvando in ogni sua parte il documento nazionale e quello regionale.