Una empasse da 300 milioni: negli ultimi due giorni si è consumata la polemica sui lavori pubblici “non eseguiti” dall’amministrazione di centro-destra nei suoi primi due anni di consiliatura, definiti “totalmente fallimentari” dal capogruppo Pd in Consiglio comunale Moreno Di Pietrantonio. Opere previste, per la cifra suddetta, che il sindaco avrebbe lasciato solo in cantiere, o addirittura solo in progettazione. Mascia si è difesa: “Le grandi opere di Pescara partiranno in autunno”, rigettando le accuse al mittente, il Pd, ribattendo che al suo insediamento, due anni fa, ha trovato una città ferma, alla quale è stato molto difficile ridisegnare il profilo.
Oggi, con una conferenza stampa, il Pd ha inscenato la terza puntata. Quasi al completo, la squadra di consiglieri democratici si è avvicendata per elencare quanto lasciato in mano a Mascia, quanto Mascia non ha fatto e i “nastri che Mascia si vanta di tagliare per opere non sue”. Camillo D’Angelo, vicesindaco per D’Alfonso, che riempì la sedie vacante nel periodo tra lo stop giudiziario all’ex primo cittadino e l’insediamento elettivo di Mascia, tira fuori una lettera, datata 10 giugno 2009 ed indirizzata ad un Mascia fresco di fascia tricolore, che ha in oggetto : “Iniziative strategiche attivate dall’amministrazione comunale fino a giugno 2009”. Ben 40 punti elencanti le grandi opere che i due schieramenti, oggi, si contendono in paternità. Tra questi il Ponte Nuovo, e lo stesso D’Angelo allega l’elenco dell’iter tecnico-amministrativo che, dopo aver snocciolato 15 tra delibere e note protocollate tra il 2007 e il 2011 dal Pd, si commenta con la domanda: “E Mascia vorrebbe farci credere che questa è opera sua?”. Fa lo stesso Florio Corneli, con un fascicolo che attribuisce nascita, finanziamento, e appalto del collegamento pedecollinare tra via Caravaggio e via Ferrari al Pd, relegando a Mascia “stipula dell’atto e taglio del nastro”.
Piovono commenti e critiche nella sede del gruppo: “Lo stesso Mascia ha ammesso che le grandi opere partiranno a Settembre. E in questi due anni cosa ha fatto?”, dice Marco Alessandrini, che con Mascia si è giocato la poltrona post-D’Alfonso; “Anche le strade lasciate abbandonate al dissesto, alle erbacce e ai rifiuti sono colpa dell’ex Giunta?”, ironizza Francesco Pagnanelli, capogruppo Pd ai Colli. “Mascia ci ha provato per 2 anni, non c’è riuscito, ora questa dichiarazioni disperate sono la certificazione del suo fallimento: passi la mano e dia a Pescara la possibilità di rimettersi in cammino”, conclude Moreno Di Pietrantonio.
Sospiri e Caroli criticano Mascia. Presentati progetti per Area di risulta. Critiche di immobilismo anche dalla maggioranza per il sindaco Albore Mascia: Lorenzo Sospiri, capogruppo Pdl in Consiglio, uno degli uomini che più dovrebbero mostrarsi vicini al primo cittadino, lo ha invece invitato a svegliarsi, a causa dei forti ritardi in cui vertono i lavori per la riqualificazione dei parcheggi cittadini. “Una critica costruttiva e condivisibile”, commenta la consigliera Fli Adele Caroli, “La nuova amministrazione ha da poco compiuto due anni ma non è la prima volta che riceve critiche di ‘immobilismo’. Una situazione che, inizialmente, poteva attribuirsi alla inesperienza e alla poca dimestichezza dei nuovi arrivati con la macchina burocratica ma ora, a distanza di due anni, non ci sono più scuse”. La Caroli, presidente della Commissione Grandi Infrastrutture e Mobilità, pertanto coinvolta in causa, riferisce: “In Commissione continuiamo a discutere di progetti vecchi che stentano a decollare: è il caso della pedonalizzazione di via Mazzini e via Cesare Battisti dove, nonostante i numerosi incontri, non sono ancora iniziati i lavori. Qualcosa sembra muoversi nell’area di risulta, dove sono stati appaltati i lavori di riqualificazione del manto stradale e della segnaletica, per un totale di 290mila euro”. I progetti durante la Commissione di questa mattina dall’ingegnere Giuliano Rossi: “Sono due gli interventi previsti”, illustra il presidente Caroli, “i cui lavori inizieranno nel mese di luglio: il primo riguarda la zona compresa tra l’area che attualmente ospita i venditori ambulanti e l’ingresso della stazione ferroviaria. Qui la ditta aggiudicatrice dell’appalto, la Electrica Mater di Isernia, interverrà per sistemare il manto stradale e rifare l’intera segnaletica, verticale e orizzontale per una spesa di 90mila euro. La seconda zona è quella completamente priva di asfalto, alle spalle dell’area dedicata ai mezzi pubblici. In questo caso si tratta di un intervento consistente, che prevede la realizzazione del manto stradale, ora completamente inesistente, e il rifacimento della segnaletica, per un totale di 200mila euro. La fine dei lavori è prevista per il mese di ottobre”.
Daniele Galli