“Sono circa 200 milioni i cristiani nel mondo che stanno subendo persecuzioni e violenze –ha dichiarato in proposito Sisti-. Il fenomeno si concretizza in episodi di intolleranza, fanatismo e violenza, come testimoniano gli ultimi cruenti ed incresciosi fatti che si sono verificati in Egitto a danno dei cristiani copti. Con il documento approvato dal Consiglio provinciale si chiedeva all’Unione Europea di intraprendere iniziative concrete contro la persecuzione dei cristiani nel mondo e più in generale per garantire la libertà religiosa. Dalla affermazione incondizionata della libertà religiosa derivano la pace e la salvaguardia dei diritti fondamentali dell’uomo, primo fra tutti quello della sacralità della vita umana, ma tale principio di civiltà non può valere a senso unico”.
Oltre a condividere i principi enunciati dal Consiglio Provinciale di Chieti, la Commissione Europea ha illustrato le iniziative intraprese in difesa della libertà religiosa.“L’Unione Europea – si legge nella nota di ringraziamento inviata alla Provincia- prende iniziative contro l’intolleranza e la discriminazione per motivi religiosi, in particolare nel quadro dell’ONU e del forum dell’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa). In seno all’OSCE l’Unione Europea ha contribuito ad elaborare impegni supplementari in materia di libertà di religione o di credo. Inoltre, in occasione della 63a della 64a sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, l’Unione Europea ha proposto la sua risoluzione sull’eliminazione di tutte le forme di intolleranza e discriminazione basate sulla religione o sul credo. In virtù dello strumento europeo per la democrazia e i diritti umani – conclude la nota- l’Unione Europea sostiene progetti della società civile volti a combattere a livello mondiale il razzismo, la xenofobia e la discriminazione basata, tra l’altro, sulla religione o sul credo”.