Pescara. Il sistema per la scelta degli scrutatori per le votazioni nel Comune di Pescara passa dalla nomina diretta al sorteggio, dopo le polemiche che hanno visto il vice sindaco Del Vecchio “spingere” il nome della figlia e di una sua amica.
Il Consiglio comunale ha votato oggi la proposta del Movimento 5 Stelle che consentirà di sostituire la nomina diretta degli scrutatori elettorali con un meccanismo di sorteggio casuale all’interno dell’albo degli iscritti.
“E’ una vittoria che ci rende orgogliosi e fieri”, esulta la consigliera M5S Erika Alessandrini, “per anni il centrodestra ed il centrosinistra si sono spartiti, secondo un regolamento non scritto, le nomine degli scrutatori arrivando persino ad inserire figli, fidanzate, cugini e parenti così come emerso dalla stampa in vista della votazione per il referendum costituzionale previsto il prossimo 4 dicembre. Dopo molti tentativi effettuati anche in passato, verrà finalmente abolita l’intermediazione dei politici e, da oggi, la vicinanza con un consigliere o un assessore non potrà più essere un requisito per essere nominato scrutatore”.
“Il meccanismo di sorteggio da parte del Comune di Pescara nella scelta degli scrutatori garantirà trasparenza, imparzialità, indipendenza e rotazione”, aggiungono i consiglieri Alessandrini e Di Pillo, “e per far in modo che questa mozione non rimanga lettera morta, ma che si prosegua con sempre maggiore forza verso una direzione di contrasto alla possibilità di brogli elettorali, di voto di scambio e di fenomeni di “reti di scrutatori “ presenteremo una proposta di deliberazione che, oltre al sorteggio, determini anche criteri e procedure per intervenire nel procedimento elettorale in una fase preventiva”.
Il M5s ha presentato durante il Consiglio comunale anche un’interrogazione in cui chiede al Sindaco e all’assessore competente di conoscere “l’elenco dettagliato di tutti i nominativi segnalati da ciascun membro del Consiglio comunale e della Giunta per ricoprire il ruolo di scrutatori effettivi e sostituti per lo svolgimento del voto referendario del prossimo 4 dicembre, con la chiara esplicitazione dei rapporti di parentela, fino al 4° grado, con ciascuno dei membri costituenti Consiglio e Giunta comunale ed eventuale ruolo/carica all’interno di partito o movimento politico presente nei suddetti organi comunali”.