Chieti. La Giunta della Provincia di Chieti ha inviato un telegramma al presidente delle Regione Abruzzo, nonchè commissario delegato per la ricostruzione, Gianni Chiodi, per esprimere disappunto e stupore per il contributo di soli 14.000 euro destinato all’Ente provinciale, a fronte dei ben 25 milioni richiesti per gli interventi in materia di edilizia scolastica previsti dal Decreto n. 61 del 7 maggio 2001.
La Giunta ha chiesto la modifica del Decreto in questione e un incontro urgente con lo stesso Chiodi.
“E’ francamente ridicolo vedersi assegnare 14 mila euro per dover fronteggiare decine di interventi su un patrimonio di edilizia scolastica che probabilmente è il più consistente che c’è in Abruzzo – ha affermato il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio – e siccome è impensabile poter realizzare il benchè minimo lavoro con una simile somma a disposizione, chiedo a Chiodi di sospendere l’efficacia del Decreto e procedere ad una ripartizione delle risorse compatibile con le urgenze che ci troviamo a fronteggiare. Prima di assegnare i fondi, sarebbe stata forse più utile ed opportuna una concertazione con l’Unione delle Province Abruzzesi (UPA) e con l’Associazione dei Comuni (Anci), così si sarebbe potuto tenere conto, se non altro, delle situazioni di maggiore urgenza e su di esse intervenire in maniera prioritaria”.
“Credo sia stato un errore, e non una volontà, determinare l’esigua somma – ha spiegato l’assessore all’Edilizia Scolastica, Donatello Di Prinzio – in quanto il Decreto 61 fa esplicito riferimento al Decreto n. 2 del 15 luglio 2009 in cui si chiedevano a tutti gli Enti proprietari di immobili ad uso scolastico i dati necessari per l’istruttoria tecnica per l’adeguamento degli edifici. Questa Provincia, in ottemperanza a quel Decreto, in data 31 luglio 2009 ha inoltrato le schede relative agli immobili per un importo complessivo superiore a 25 milioni di euro. Pertanto chiediamo di rivedere questo provvedimento affinchè questa Provincia possa degnamente operare per la messa in sicurezza degli edifici scolastici”.
Francesco Rapino