Ortona. La Corte Suprema di Cassazione, con la sentenza n. 22118/16, depositata il 31 ottobre scorso, ha messo la parola fine alla vicenda dell’accertamento ICI deliberato nel 2011 dalla passata Giunta Comunale sulle aree rese edificabili dal PRG adottato nel 2007.
La Cassazione ha rigettato il ricorso proposto contro una sentenza della Commissione Tributaria Regionale che aveva riconosciuto la correttezza dell’operato del Comune di Ortona in merito alla vicenda degli accertamenti ICI per gli anni 2008 – 2010 relativi ai terreni divenuti edificabili con l’adozione del nuovo PRG. La parte, inoltre, è stata condannata a rimborsare al Comune 2.400 euro di spese legali.
Anche la Cassazione, quindi, ha confermato che la destinazione urbanistica dei terreni non viene travolta dall’annullamento da parte del TAR Abruzzo del PRG approvato dal Comune di Ortona nel marzo 2012, in quanto rimane quella attribuita loro dal Comune nel PRG adottato nel dicembre 2007, rimasto pienamente in vigore.
La Cassazione ha evidenziato, in particolare, che le sentenze del TAR Pescara hanno annullato il PRG del Comune perché l’atto di approvazione dello stesso non era stato preceduto dal sub procedimento di valutazione ambientale strategica (VAS) e dagli studi di micro zonizzazione sismica, lasciando pienamente valido il piano adottato, così come d’altronde deciso dal Consiglio Comunale con la deliberazione n. 7 del 28 gennaio 2013 con cui si è dato avvio al procedimento di revisione e integrazione dello stesso PRG adottato.
“Le sentenze – dichiarano il capogruppo PD Tommaso Coletti e il capogruppo di Ortona Bene Comune Alessandro Seccia – non devono essere oggetto di strumentalizzazione politica. Nel caso specifico, quanto accaduto in merito alla vicenda degli accertamenti ICI 2008 – 2010 conferma la correttezza dell’operato dei dirigenti e dei funzionari del Comune, nonché certifica che l’impostazione data dall’Amministrazione D’Ottavio al procedimento di revisione del PRG che ci apprestiamo a concludere è giusta”.
“È stata acclarata definitivamente – continuano Tommaso Coletti e Alessandro Seccia – l’oggettiva responsabilità soprattutto gestionale di coloro che tra il 2007 e il 2012 non hanno saputo fornire agli amministratori di allora le giuste indicazioni, ma al contrario hanno contribuito in modo determinante a far adottare e approvare lo strumento urbanistico, nonché a dare irreversibilmente avvio al procedimento dell’accertamento tributario ai fini ICI con la ormai famosa deliberazione della Giunta Comunale n. 96 del 29 luglio 2011, che ha anche determinato i nuovi valori dei terreni proprio ai fini ICI per gli anni 2008 – 2011, di recente revisionati dall’attuale Giunta Comunale per gli anni 2012 – 2015 con una riduzione media di circa il 35%”.
“Abbiamo sempre stigmatizzato – concludono Tommaso Coletti e Alessandro Seccia – alcuni tentativi anche di ex amministratori comunali di utilizzare questa vicenda per continuare una sterile campagna denigratoria nei confronti del lavoro svolto da chi in precedenza con impegno, onestà e competenza ha tutelato gli interessi della comunità ortonese con ottimi risultati. Pensiamo, ad esempio, al grave danno patrimoniale che si sarebbe potuto provocare se avessimo dato ascolto alle proposte demagogiche e populiste portate in Consiglio Comunale per annullare gli atti di accertamento ICI che si sono dimostrati essere corretti! Oppure al danno arrecato alla comunità ortonese in termini di ulteriore ritardo e di scelte sbagliate da parte di chi nel recente passato, dimostrando scarsa capacità politica e non conoscenza delle questioni, voleva azzerare tutto il lavoro svolto sul Piano Regolatore Generale dal 2012 all’ottobre 2014! Avvertiamo sempre di più il dovere di dare il meglio alla nostra comunità e dare sempre il massimo per difendere gli interessi generali della comunità ortonese. Cosa che stiamo puntualmente facendo anche in vista delle prossime elezioni amministrative”.