“Il primo vero passo avanti – ha ribadito Cantarini – è certamente la condivisione degli obbiettivi. Tra questi ce ne sono veramente di importanti e ambiziosi. Il mio ringraziamento, e quello del consiglio di amministrazione, va ai sindaci e agli assessori che hanno voluto condividere con noi questo percorso”.
Lo stesso D’Alfonso ha sottolineato come la “sinergia tra gli Enti sia fondamentale per evitare intoppi e ritardi che poi si riflettono sulla cittadinanza”. Il Governatore ha anche avuto parole di elogio per “l’unica area marina protetta abruzzese che dopo sei anni di vita può presentare un bilancio di tutto rispetto. Con l’innovazione e la progettazione l’AMP deve diventare una realtà sempre più pervasiva. Deve diventare il centro della mobilità illuminata e dell’economia sostenibile”.
Sotto il profilo amministrativo, comunque, la vera novità è rappresentata dalla volontà espressa da tutti gli attori di condividere i Piani che regolano le attività nell’AMP. “Area marina ed Enti devono dialogare – spiega il vice Presidente Fabiano Aretusi – e condividere i Piani è un primo passo verso questo obbiettivo”.
Nel corso dell’incontro preparatorio si è anche parlato delle nuove piste ciclabili e del finanziamento da reperire per i progetti di variante migliorativi per la ciclabile litoranea e le relative opere di compensazione.
“Ciò a cui però abbiamo rivolto maggiore attenzione – conclude il presidente – è al controllo e al monitoraggio delle acque. Siamo consapevoli del fatto che i nostri sforzi di salvaguardia possono essere vani se a monte non c’è un controllo sui corsi d’acqua che arrivano al mare. In tal senso abbiamo svolto, e stiamo svolgendo, un ruolo decisivo nel contratto di fiume avviato dalla Regione. Dai progetti ora bisogna passare ai fatti e per questo noi abbiamo già avviato, insieme all’Istituto Zooprofilattico, due progetti europei denominati AFRAID e WAQUA. Ma credo sia arrivato il momento che tutti, a monte e a valle, remino verso la stessa direzione. Altrimenti tutte le buone intenzioni sono destinate a infrangersi contro il muro dell’indifferenza”.