Pineto. La giornata di riflessione voluta dal comitato di gestione dell’Area Marina Protetta e svoltasi ieri in due fasi, ha prodotto un documento programmatico, che il presidente Leone Cantarini ha illustrato, nel pomeriggio, al Governatore Luciano D’Alfonso, agli amministratori teramani e ai cittadini che hanno preso parte all’iniziativa.
“Il primo vero passo avanti – ha ribadito Cantarini – è certamente la condivisione degli obbiettivi. Tra questi ce ne sono veramente di importanti e ambiziosi. Il mio ringraziamento, e quello del consiglio di amministrazione, va ai sindaci e agli assessori che hanno voluto condividere con noi questo percorso”.
Lo stesso D’Alfonso ha sottolineato come la “sinergia tra gli Enti sia fondamentale per evitare intoppi e ritardi che poi si riflettono sulla cittadinanza”. Il Governatore ha anche avuto parole di elogio per “l’unica area marina protetta abruzzese che dopo sei anni di vita può presentare un bilancio di tutto rispetto. Con l’innovazione e la progettazione l’AMP deve diventare una realtà sempre più pervasiva. Deve diventare il centro della mobilità illuminata e dell’economia sostenibile”.
Il documento programmatico, elaborato nel corso della mattinata, è stato suddiviso in undici punti. Spiega ancora il presidente: “Siamo partiti dai risultati conseguiti in questi pochi mesi di amministrazione. Ricordo l’attivazione della video sorveglianza su tutto il perimetro dell’Amp; l’adesione ad innumerevoli progetti europei ed il ritorno ai temi scientifici forse tralasciati negli ultimi tempi”.
Basti pensare che nell’ultima estate sono stati più di cento gli eventi allestiti (tra culturali e scientifici), così come sono stati avviati lavori fondamentali per la vita dell’Area Marina, come quelli legati al contratto di fiume.
Tra gli obiettivi, invece, assumono particolare rilievo la sistemazione dell’info – point nella zona di Pineta Forcella a Silvi; l’istituzione di un vero e proprio corpo di guardia parchi che, oltre al controllo e al monitoraggio delle attività, abbiano anche una capacità autorizzativa e sanzionatoria.
“Stiamo pensando – continua Cantarini – all’ipotesi di introiti provenienti dalle nostre strutture, come la Torre, le spiagge libere o le boe a mare”.
Sotto il profilo amministrativo, comunque, la vera novità è rappresentata dalla volontà espressa da tutti gli attori di condividere i Piani che regolano le attività nell’AMP. “Area marina ed Enti devono dialogare – spiega il vice Presidente Fabiano Aretusi – e condividere i Piani è un primo passo verso questo obbiettivo”.
Tutti gli intervenuti hanno anche sottolineato l’aspetto della sicurezza da rafforzare, soprattutto sulle spiagge libere ed è per questo che l’AMP si è fatta promotrice della realizzazione di un programma di salvamento anche in queste zone.
Nel corso dell’incontro preparatorio si è anche parlato delle nuove piste ciclabili e del finanziamento da reperire per i progetti di variante migliorativi per la ciclabile litoranea e le relative opere di compensazione.
“Ciò a cui però abbiamo rivolto maggiore attenzione – conclude il presidente – è al controllo e al monitoraggio delle acque. Siamo consapevoli del fatto che i nostri sforzi di salvaguardia possono essere vani se a monte non c’è un controllo sui corsi d’acqua che arrivano al mare. In tal senso abbiamo svolto, e stiamo svolgendo, un ruolo decisivo nel contratto di fiume avviato dalla Regione. Dai progetti ora bisogna passare ai fatti e per questo noi abbiamo già avviato, insieme all’Istituto Zooprofilattico, due progetti europei denominati AFRAID e WAQUA. Ma credo sia arrivato il momento che tutti, a monte e a valle, remino verso la stessa direzione. Altrimenti tutte le buone intenzioni sono destinate a infrangersi contro il muro dell’indifferenza”.