L’Aquila. Un “concentrato di incompetenza e irragionevolezza”. Così Ennio Molina, della Lega Nord Abruzzo, definisce l’ordinanza emessa dal Commissario per la Ricostruzione Gianni Chiodi il 18 febbraio scorso. “Un nuovo terremoto sta per abbattersi sulle imprese abruzzesi, sui cantieri, sui proprietari di immobili” scrive Molina “su chiunque, a qualsiasi titolo, ha avuto a che fare con i lavori di ricostruzione e smaltimento inerti”.
“L’ordinanza” spiega “di fatto ha messo fuorilegge tutti i cantieri attualmente in attività, tutte le operazioni di smaltimento fatte dal 20 febbraio di quest’anno e bloccherà tutte le operazioni di ristrutturazione, demolizione e ricostruzione. Obbligando così le forze dell’ordine a sanzionare tutti coloro che hanno fatto e faranno quelle che erano normali operazioni di trasporto rifiuti inerti. A chiunque operi in cantieri che hanno beneficiato di contributi pubblici, viene imposto di avvalersi dei Vigili Del Fuoco e dell’Esercito per lo smaltimento dei rifiuti prodotti. Concetto in teoria abbastanza semplice, ma che, calato nella realtà, rende di fatto impossibile smaltire qualsiasi rifiuto prodotto nei cantieri, in attesa della nomina del soggetto attuatore, della progettazione e realizzazione di idonei siti di conferimento, e in attesa che l’Esercito ed i Vigili del Fuoco si dotino dei mezzi necessari a servire tutti i cantieri operanti nella Ricostruzione. Tutto ciò complica la già difficile fase di smaltimento macerie, ponendo ulteriori inutili vincoli, che non sappiamo da quale mente siano stati partoriti ma che, siamo certi, servono solo a ritardare i lavori di Ricostruzione”.
La Lega Nord Abruzzo, chiede che sia rivista rapidamente questa ordinanza, “consigliando al presidente Silvio Berlusconi, in futuro, di non firmare al buio ordinanze che risultino poi estremamente dannose per la collettività”.