Avezzano. “Comprendiamo i disagi per i cacciatori ed i pescatori della Marsica, ma la sospensione del servizio ad Avezzano per il rinnovo dei tesserini e la richiesta delle licenze non dipende dalla volontà della Provincia bensì dalla mancata attuazione del trasferimento delle relative funzioni da parte della Regione Abruzzo”.
L’Amministrazione provinciale spiega le ragioni che hanno determinato una scelta obbligata per l’Ente che è pertanto incolpevole.
Il servizio caccia e pesca – ricorda la Provincia in un comunicato – è una delle funzioni che deve essere trasferita dalle Province alla Regione sulla base della legge regionale numero 32 del 2015, a cui ha fatto seguito la sottoscrizione, lo scorso 5 settembre, di un accordo tra le Province abruzzesi e la Regione.
Per il trasferimento delle funzioni è necessario, da parte della Regione, il recepimento degli accordi sottoscritti attraverso una delibera di Giunta regionale che l’Ente tarda ad approvare. Intanto, come previsto dalla riforma Delrio, quattro dipendenti della Provincia dell’Aquila, impiegati nel settore caccia e pesca, dal primo settembre sono stati trasferiti ad altre amministrazioni pubbliche.
Pertanto, ad oggi, il settore dispone di un solo dipendente in tutto il territorio provinciale. Una situazione che ha determinato la sospensione del servizio presso la sede decentrata di Avezzano per oggettiva impossibilità, assolutamente non addebitabile alla Provincia dell’Aquila, precisa l’Ente nella nota.
La disposizione dirigenziale relativa alla sospensione del servizio ad Avezzano è stata prontamente comunicata all’utenza sin dallo scorso mese di agosto.
“Nonostante la difficile situazione organizzativa e finanziaria legata al trasferimento delle funzioni già gestite dalla Provincia – sottolinea il presidente Antonio De Crescentiis – questa Amministrazione ha intrapreso una profonda azione di razionalizzazione delle risorse umane, economiche e strumentali, continuando a garantire servizi fondamentali per i cittadini”.