Lo ha dichiarato in una nota il gruppo consiliare “Guardiagrele il bene in comune”, precisando però, che alle parole non sarebbero seguiti i fatti: “consigli comunali convocati in modo che i componenti della minoranza non possano parteciparvi, richieste di riunioni di commissioni cadute nel silenzio, polemiche per ogni nostro chiarimento chiesto o dubbio esposto”.
Poi la denuncia sulle condizioni di degrado in cui si sarebbe lasciata Guardiagrele nei giorni di festa tra Pasqua e Primo Maggio: “quest’anno, una villa comunale spoglia, con lampioni rotti e lampadine fulminate e un Lunedì dell’Angelo ancor più triste, oltre che per la pioggia, per la mancanza di qualsiasi forma di intrattenimento che si sarebbe potuto organizzare, magari in piazza, con un minimo sforzo economico. Ma c’è di peggio. L’anno scorso il sindaco e la sua giunta di centrodestra hanno completamente snobbato la festa del Primo Maggio, ed ancor oggi attendiamo una risposta sul perché di questa decisione. Quest’anno, invece, è apparso un ambiguo e quantomai inutile manifesto stampato e affisso a spese dei contribuenti, con la scritta: “Il Sindaco e l’Amministrazione Comunale celebrano la ricorrenza del 1 maggio festa dei lavoratori”. Qualcuno sa dirci dove, a che ora e in che modo tale festività è stata ricordata? Non di certo dinanzi al monumento, situato alla Neviera, che ricorda le tante vittime del lavoro e sul lavoro di cui, purtroppo, la nostra Regione detiene un triste primato. Ma neppure, ci risulta, in nessun altro luogo”.
Il gruppo “Guardiagrele il bene in comune” consiglia al sindaco, Sandro Salvi, e alla sua giunta di celebrare le ricorrenze in modo sentito e partecipe, evitando “episodi di vuota retorica”.