Chieti. “Pur non volendo né potendo entrare nelle scelte relative alle nomine del Cda della “G. d’Annunzio”, alla luce di quanto accaduto e per il bene della stessa Università, che per prima non può mortificare nessuno, pretendo il dovuto rispetto per la città di Chieti, dove l’Università è nata, che merita di essere giustamente rappresentata anche in virtù dei numeri che esprime con i corsi di laurea ubicati nel nostro Campus universitario. Non credo il Rettore Carmine Di Ilio abbia avuto suggeritori nella scelta del nuovo Cda dell’Università “G. d’Annunzio”.
Una scelta, però, che al di là dei meriti dei nuovi nominati, denota almeno superficialità nel non aver considerato anche la geografia rappresentativa del territorio. Ho avuto assicurazioni dallo stesso Magnifico Rettore che la prossima settimana, quando ci incontreremo, faremo una profonda riflessione auspicando una revisione della decisione assunta”. Lo ha affermato il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, a proposito delle nomine del nuovo organo esecutivo dell’Università “G. d’Annunzio”.
“Non è tollerabile che non ci sia spazio per chi, ferma la necessaria professionalità e competenza, esprime un territorio, in questo caso quello di Chieti – ha aggiunto il Sindaco – Se vi sono delle incompatibilità per chi, di Chieti, avrebbe potuto sedere nel Cda della “d’Annunzio”, è altrettanto giusto tenere nel dovuto conto alcune inopportunità. Mi riferisco alla nomina del Prof. Stefano Civitarese il quale viene legittimamente inserito all’interno del Cda della “d’Annunzio” in quanto docente universitario dell’Ateneo, ma che oggi è anche Assessore nella giunta municipale di Pescara. In ossequio alle norme vigenti – ha proseguito il Sindaco – gli Enti locali, che pure ben rappresentavano le esigenze dei territori, non possono più far parte, con propri rappresentanti, dei Cda degli Atenei. Oggi, di fatto eludendo tali previsioni normative, viene inserito, all’interno del Cda, un amministratore pubblico. L’opportunità e il garbo istituzionale che hanno sempre contraddistinto Civitarese, consiglierebbero le sue dimissioni dal Cda o dalla giunta municipale di Pescara. Mantenere entrambi gli incarichi, proprio in ragione della normativa citata, mi sembra inopportuno. Spero che egli voglia compiere personalmente questo passo”.