Il progetto persegue lo scopo di reinserire la Marsica all’interno degli aiuti finanziari europei attraverso la valorizzazione e lo sviluppo del territorio. Lo ha reso noto l’Ufficio Stampa della Giunta d’Abruzzo.
Il gruppo tornerà a riunirsi entro un mese per una versione più avanzata del progetto che terrà conto delle indicazioni fornite dal Presidente D’Alfonso in merito all’individuazione delle aree destinate ad accogliere nuovi insediamenti produttivi.
Del gruppo di lavoro fanno parte: il direttore della Presidenza e rapporti con l’Europa, Giovanni Savini in qualità di coordinatore, Angelo Salucci, Luigi Milano, Giovanni D’Amico, Sabrina di Giuseppe, Piergiorgio Tittarelli e Marcello Sansone, i rappresentanti dei dipartimenti regionali ‘Turismo e cultura’ e ‘Sviluppo rurale e pesca’, un rappresentante del comune di Avezzano, Sergio Natalia e il commissario della comunità montana ‘Montagna marsicana’, Gianluca De Angelis.
Nel corso della riunione sono stati presi in esame i principali contenuti del progetto sintetizzando le priorità, tempi e modi degli interventi e le relative forme di finanziamento.
In particolare: il centro smistamento merci della Marsica, lo sviluppo della filiera agroalimentare, infrastrutture, sostegno alle imprese, recupero e valorizzazione di tipicità locali culturali e turistiche, valorizzazione di specifiche competenze del territorio e insediamento di nuove attività industriali.
La Regione intende cooperare con i sindaci della Marsica per aumentare la competitività delle imprese, i livelli occupazionali, la stabilità sociale e l’attrattività dei territori, attraverso azioni comuni riconducibili ad un modello di programmazione dello sviluppo locale, centrato sulla coesione territoriale e sul gioco di squadra.
Di qui la necessità di azioni condivise e concertate a livello locale, per settori prioritari di intervento.
“Ci concentriamo sulla Marsica – ha detto il presidente D’Alfonso – con un progetto specializzato perché riteniamo che questo territorio possa dare più numeri economici di quelli che già offre in presenza di concentrazione di risorse, semplificazione amministrativa ed esaltazione di potenzialità.
Dobbiamo convergere su un agenda di obiettivi ineludibili a partire dal patrimonio di infrastrutture che ha conosciuto lancio ma non esercizio, come l’interporto, senza essere legati alla originale funzione.
Dobbiamo facilitare l’arrivo nel territorio di chi vuole investire non solo attraverso le infrastrutture tradizionali ma anche con quelle innovative, dalla viabilità ordinaria al bacino trasportistico, dal ferro al digitale.
Vogliamo concepire per questa straordinaria fortuna che ha la Marsica come conformazione geomorfologica, una candidatura come unica nuova zona per investimenti, quale polo di insediamento produttivo”.