Pescara. Si è svolta questa mattina la Cerimonia di San Cetteo, aperta dalle note dei giovanissimi ‘Violoncellieri’, ensemble d’archi diretto dal maestro Gianluigi Fiordaliso, che quest’anno ha visto la consegna di 8 benemerenze, di cui 6 Ciattè d’oro (2 dei quali alla memoria) e 2 Delfini d’Oro.
Ecco i premiati e le motivazioni:
Ciattè d’oro a Gabriella Albertini, studiosa, insegnante, artista, testimone della memoria storica del territorio e voce della vita culturale cittadina, “Per aver messo a disposizione della Città la sua passione più grande e aver contribuito a formare giovani menti, libere e curiose, dimostrando come la cultura, l’arte e la memoria siano strumenti potenti per provare a cambiare in meglio il mondo”.
Ciattè d’oro anche a Giacomo D’Angelo, scrittore, saggista, critico, collettore di idee e appassionato cultore letterario, passioni che hanno accompagnato la sua lunga carriera di voce delle parti sociali, “Per la passione letteraria monumentale con cui anima e attraversa da sempre la vita culturale cittadina e per la sensibile dedizione al lavoro e ai suoi risvolti sociali a cui ha dedicato gran parte della sua vita, arricchendoli di temi e soluzioni, il grazie della Città.”
Ciattè d’oro alla Memoria al professor Restituto Ciglia, artista, storico, ricercatore, insegnante, compianto tassello dell’identità e della memoria storica cittadina, scomparso lunedì scorso. A ricevere il premio il figlio Carlo, “Perché questa consegna diventi un passaggio di testimone, una speciale maniera per dare seguito alla passione civica, all’amore per la storia, l’arte e la cultura che hanno sempre accompagnato la vita e l’impegno di Restituto Ciglia. Grazie Professore, straordinaria memoria di Pescara. ”
Ciattè d’oro a Renato Minore, giornalista, scrittore, critico letterario, poeta, saggista, insegnante, firma storica del Messaggero, animatore della vita culturale italiana e presenza importante per quella abruzzese e locale per essere parte della macchina organizzativa dei Premi Flaiano, “Cantando i grandi, ha portato il nome della città nel cuore e nell’inchiostro dei tanti scritti che lo hanno accompagnato. Coltivando la poesia, è divenuto una voce sensibile e attuale delle nostre origini e un vettore per proiettarle verso il futuro”.
Ciattè d’oro alla Memoria a Paride Pozzi, architetto e studioso delle dinamiche di sviluppo urbano, insegnante, tassello importante per le tendenze della crescita urbana che nel secolo scorso ha contribuito ad orientare verso gli orizzonti europei più evoluti. Lo ritira il figlio, l’architetto Carlo Pozzi, “In ricordo di un professionista dallo sguardo aperto, che quando Pescara aveva l’esigenza di risorgere ha saputo essere interprete della sua rinascita urbanistica e architettonica, guardando allo sviluppo del mondo contemporaneo e portandolo in Città”.
Ciattè d’Oro a Sandro Santilli, personalità autorevole e di lungo corso nel mondo della formazione scolastica per il ruolo di provveditore, contributo sempre attivo nel mondo della cultura e della didattica a servizio della città e a vantaggio delle giovani generazioni, “Una vita dedicata al mondo della scuola, di cui ha incarnato con la stessa premura sia le stagioni delle speranze che quelle del rinnovamento, senza mai perdere lo sguardo sui giovani, il patrimonio più grande per il futuro di tutti. ”
Due i Delfini d’Oro:
Il primo è per Giovanni Malagò, atleta e dirigente sportivo per varie discipline e già componente anche della Nazionale di calcio a 5, imprenditore e dirigente ai massimi livelli nel mondo in cui si è formata ed espressa la sua passione per lo sport. Dal 2013 è presidente del CONI e rappresenta l’Italia nei più autorevoli consessi sportivi internazionali, “Pescara ringrazia un cuore capace di far battere le sue migliori energie e accoglie un prestigioso compagno di viaggio il quale, dentro e fuori dai confini nazionali, ha fatto in modo che divenisse davvero la porta e il centro del Mediterraneo”.
Il secondo Delfino d’Oro è per Enrico Moretti, comandante di lungo corso per il Corpo delle Capitanerie di Porto, già comandante in seconda della Direzione Marittima di Pescara di cui oggi è Direttore Marittimo e Comandante, esperto in sicurezza portuale, riferimento per azioni volte alla tutela del mare e all’applicazione delle normative relative al mondo della pesca e della marineria, “Per una cittadinanza sentita e vissuta subito come propria, tradotta nella tutela più grande: quella dell’ambiente e degli elementi che rendono Pescara unica e che dovranno essere la chiave del suo nuovo inizio. Alla disponibilità costante e alla sua limpida competenza, il grazie sentito della Città”.
I Ciattè e i Delfini d’oro consegnati ai premiati sono stati realizzati da Italo Lupo, artigiano orafo.
Non ha preso parte alla Cerimonia il vice-sindaco sindaco di Arquata del Tronto, Michele Franchi, in rappresentanza del Comune colpito dal sisma lo scorso 24 agosto, di cui fa parte Pescara del Tronto, località idealmente ‘adottata’ dal Comune di Pescara che intende avviare un progetto di ricostruzione, per il quale si stanno raccogliendo fondi.
Il vice sindaco, invitato per prendere parte alla Cerimonia, ha fatto sapere in mattinata di essere stato trattenuto da un improvviso impegno istituzionale.
La bandiera civica e la pergamena preparate per Pescara del Tronto saranno recapitate per posta; la benemerenza è stata conferita con la seguente motivazione:
“Da Pescara a Pescara del Tronto, perché la nostra vicinanza non sia solo nel nome, ma in un aiuto concreto per la costruzione del futuro dopo le macerie. La nostra comunità si stringe alla vostra gente e ai territori colpiti dal sisma, con l’auspicio che la solidarietà faccia da fondamenta ad un progetto di rinascita su cui saremo lieti di veder poste entrambe le nostre bandiere”.