“Con questi 5 punti – ha spiegato Dino Montefusco, direttore della sede cittadina di Confesercenti – abbiamo voluto lasciare la domanda al futuro sindaco a cui chiediamo come intende risolvere questi 5 punti. Alla necessità noi abbiamo voluto dare un valore aggiunto che è la sinergia pubblico-privato. Le scelte riguardano la nostra idea, la nostra posizione con una politica che si trova in una situazione delicatissima. Siamo in un mondo globalizzato in cui si deve anche sapere e capire quello che succede nel resto del mondo e ci deve essere una presa di responsabilità. L’arredo urbano è l’aspetto su cui puntiamo più di prima. Come Confesercenti stiamo organizzando degli altri incontri che vanno al di la della politica. La parte che sta vivendo di più la crisi è proprio la piccola e media impresa. Non vogliamo rivolgere solo uno sguardo alla politica, ma anche alle imprese. Sotto il punto di vista economico questo richiede ua maggiore attenzione alle associazioni di categoria”.
I 5 punti riguardano: infrastrutture trasporti e parco della costa teatina, realizzazione del centro commerciale naturale, decoro urbano, scelte da prendere in merito alla realizzazione dei nuovi piani commerciali ed artigianali e creazione di una nuova consulta tra le associazioni di imprese del territorio per la nuova promozione turistica e commerciale della città.
“La scorsa volta – ha spiegato Leonardo Landolfo, presidente cittadino della Confesercenti – ci siamo incontrati con i candidati sindaci. Questa volta con il direttivo abbiamo deciso di buttare giù questi 5 punti. Ribadiamo che il commercio è una cosa, l’agricoltura ne è un’altra ed il turismo ne è un’altra ancora. Queste cose possono correre tutte insieme, cosa che a Francavilla un po’ manca. A capo di tutto c’è il problema del bilancio del Comune. Chiediamo al nuovo sindaco che sia disposto ad avere una consulta tra tutte le realtà economiche per il rilancio economico e associazionistico”.
Francesco Rapino