Chieti. Nessun pericolo per il centro commerciale Megalò. Lo assicura l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Chieti, Mario Colantonio, che durante il Consiglio comunale di oggi ha precisato quanto recentemente messo in dubbio dal consigliere d’opposizione Alessandro Marzoli.
Secondo il vicepresidente del Consiglio, infatti, il noto centro commerciale sarebbe a forte rischio in caso di eventuali alluvioni, sorgendo a ridosso del fiume Pescara. “L’area dove sorge il complesso commerciale Megalò” precisa, invece, Colantonio “è classificata nel PSDA (Piano Stralcio Difesa Alluvioni) a “pericolosità idraulica moderata – P4” ed è protetta da importanti arginature ed opere complementari che la Regione Abruzzo, con specifica competenza nella redazione dei Piani di Bacino presenti sul proprio territorio, ha ritenuto adeguate a fronteggiare le condizioni di massima piena valutate con i principi teorici dell’idraulica e il fatto che il Comitato per la Valutazione di Impatto Ambientale della Regione Abruzzo, nel febbraio 2009, non abbia rilasciato il nulla osta per un ulteriore insediamento che avrebbe allargato di altri 30.000metri quadri il Centro Commerciale Megalò non può che confermare il permanere degli attuali livelli di modesta pericolosità idraulica dell’area. Nè è plausibile affermare, senza rischiare di inserire elementi di allarmismo, che lo stesso Comitato VIA, peraltro non avendone alcuna competenza, con il proprio parere sfavorevole abbia voluto asserire l’esistenza di una maggiore criticità delle strutture esistenti del Centro Commerciale”.
Stando a quanto assicurato dall’assessore teatino, il Comune sarebbe a conoscenza delle indicazioni fornite dal PSDA redatto dalla Regione sulle diverse gradazioni di pericolosità idraulica presenti sul territorio comunale e sulle relative prescrizioni contenute nelle Norme tecniche di Attuazione e non avrebbe studi di maggiore autorevolezza che profilino eventi naturali di portata straordinaria che incidano sulla tenuta degli argini e in grado di esporre gli operatori, i lavoratori ed i clienti del Centro Commerciale a rischi maggiori di quelli previsti.
“Tutti i Comuni sono inseriti nel Sistema Nazionale della Protezione Civile” continua Colantonio “e, insieme alle Prefetture ed agli altri Enti territoriali, partecipano, ognuno nel proprio ambito di competenza, alla formazione di Piani di Emergenza. Per quanto attiene il rischio idraulico, il quale è chiaramente connesso alle precipitazione meteorologiche su aree più o meno vaste, le previsioni vengono diffuse attraverso appositi bollettini dagli enti competenti e sono correlati all’interno dei piani di Protezione Civile all’attivazione delle varie fasi di allerta rispetto al pericolo di frana ed alluvionale”.