Chieti. “Pur di fare propaganda ovvero di liberarsi del peso della responsabilità per il disastro finanziario che ha causato in cinque anni di guida alla Provincia, il centrosinistra arriva a far dire alla Corte dei Conti ciò che la Corte non ha detto”.
E’ quello che hanno detto in una nota a proposito delle dichiarazioni degli esponenti dell’opposizione in merito al bilancio dell’amministrazione Coletti i capigruppo di maggioranza della Provincia di Chieti Paolo Sisti (Pdl), Giovanni Di Rito (Udc), Mario Di Paolo (Theatina per la Libertà), Angelo Argentieri (Costituente di Centro), Luigi D’Alonzo (Fli) e Arturo Scopino (Mpa).
“Ormai siamo all’assurdo – continua la nota – c’è una dichiarazione di ente strutturalmente deficitario, dichiarazione che arriva dal Ministero per via di un servizio che supera i 5 milioni di euro (per ora) e di un deficit di cassa di circa 8 milioni di euro, siamo stati costretti a vendere i beni mobili dell’ente nel disperato tentativo di recuperare la situazione, la Provincia vive praticamente in amministrazione controllata e dobbiamo sentirci dire da Coletti e compagni, responsabili di questo sfascio, che i conti sono a posto?”
“La Corte dei Conti – prosegue la nosta – ha esaminato in prima istanza le relazioni dell’Organo di Revisione sui Rendiconti 2007 e 2008 e sul Bilancio di Previsione 2009 e quindi atti della precedente amministrazione che poi, nei contenuti si sono rivelati non conformi alla sana gestione dell’ente. I Revisori su quegli atti hanno formulato una serie di rilievi e tali rilievi sono stati ritenuti dalla Corte costituenti fattori di rischio nel mantenimento degli equilibri verificati. E a causa della gravità dei rilievi la Corte ha ritenuto opportuno richiamare l’attenzione del Consiglio Provinciale, ordinando la stessa Corte di comunicare al Consiglio Provinciale il proprio deliberato”.
“Per quanto riguarda gli interinali – precisa la nota – pur di prendere qualche voto in più alle prossime elezioni amministrative, il centrosinistra sta formentando gli animi di persone disperate, e le sta esasperando ancor più costruendo ancora una volta, con una incredibile montagna di falsità, illusorie e impraticabili, prospettive di occupazione. I lavoratori interinali non solo non potrebbero essere stabilizzati, ma non possono neanche essere richiamati perchè la Legge, fin troppo chiara a riguardo, lo vieta, perchè l’ente è in pre dissesto e in tal caso a decidere è la Commissione Centrale Finanza Locale presso il Ministero dell’Interno”.
“Nei prossimi giorni – conclude la nota – faremo sapere a tutti i cittadini come è stato gestito il denaro pubblico durante l’amministrazione Coletti e allora, speriamo, il quadro sarà ancor più chiaro. E sconcertante”.
Francesco Rapino