Marzoli dichiara di non capire se la Provincia abbia effettivamente a disposizione la somma di denaro necessaria e, se così fosse, perché non l’abbia ancora utilizzata. Non solo. Il vice presidente richiama alla mente le recenti dichiarazioni dell’assessore regionale all’Agricoltura Febbo, che “si è vantato nei giorni scorsi sugli organi di stampa di aver recuperato risorse da destinare allo scopo, ma per alcuni si tratta comunque di fondi che erano già stati promessi in passato per la ricostruzione della De Meis. Se dunque c’è oltre un milione di euro a disposizione per la biblioteca e sono state approvate le linee di indirizzo per l’ intervento, quali altri problemi impediscono di ripartire con i lavori? Siamo fortemente convinti che sia finito il tempo dei comunicati e degli annunci e sia arrivato il momento di restituire alla città di Chieti la sua biblioteca. Come può una città come la nostra, che dovrebbe avere l’ intenzione di investire sul turismo culturale, non avere una biblioteca degna di tal nome? E’ il momento che la sbandierata filiera tra regione, provincia e comune inizi a lavorare per il bene della nostra città. Chediamo pertanto un cronoprogramma che fissi tempi certi per programmare la riapertura completa di un luogo di studio e di ricerca per tante generazioni di Teatine e Teatini e che ancora oggi moltissimi studenti aspettano di tornare a vivere in sicurezza”.