Ortona. È ormai giunto al termine il complesso procedimento necessario all’adozione e successivamente all’approvazione del nuovo strumento urbanistico della Città di Ortona.
Dopo l’approvazione nell’ultimo Consiglio Comunale della microzonazione sismica del territorio del Comune di Ortona, la cui mancanza nel precedente piano approvato nel 2012 è stata ritenuta illegittima dal TAR, ieri sono stati trasmessi al Genio Civile di Chieti i 41 elaborati del nuovo Piano Regolatore Generale per acquisire il parere obbligatorio ai sensi dell’art. 89 del d.p.r. n. 380/2001, ai fini della verifica della compatibilità delle previsioni con le condizioni geomorfologiche del territorio.
Si conclude così il complesso lavoro di revisione del PRG che era stato avviato nel gennaio 2013 subito dopo l’annullamento a fine dicembre 2012 da parte del TAR Pescara dello strumento urbanistico approvato nel marzo dello stesso anno.
Dando seguito agli indirizzi approvati dal Consiglio Comunale con la deliberazione n. 7 del 28.01.2013, anche per dare concreta attuazione alle indicazioni emerse nelle stesse sentenze del TAR e ripartendo strategicamente dalle questioni di merito e di contenuto formulate dagli Enti competenti in sede di conferenza di servizi nel 2011, si è proceduto alla revisione, integrazione e modifica del PRG attraverso una lettura critica e ragionata dei contenuti progettuali e delle scelte localizzative del PRG adottato nel 2007.
Sono stati così prodotti i 41 elaborati di piano, tra documento programmatico di piano, valutazione ambientale strategica, analisi del territorio e verifiche sul dimensionamento e sugli indici di copertura delle zone di completamento, definizione delle strategie di piano, zonizzazione del territorio, censimento degli edifici rurali abbandonati, norme tecniche di attuazione, microzonazione sismica e classificazione acustica del territorio.
Sono state risolte, quindi, le principali criticità che erano emerse in precedenza. In particolare si è provveduto a riallineare il dimensionamento del piano, fissato a 31.500 abitanti, alle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, dove possibile si sono trasformate le zone di espansione ad attuazione indiretta dei comparti in zone di completamento, limitando le nuove zone C solo ad ambiti strategici, e sono state rimodulate le zone per attività produttive in relazione alla reale domanda e alla infrastrutturazione del territorio, anche in considerazione della possibilità di ricorrere allo strumento della variante semplificata SUAP. Si è previsto, inoltre, un sistema di perequazione urbanistica finalizzato alla tutela delle aree di particolare pregio paesaggistico, naturalistico ed ambientale. Infine si è proceduto alla revisione delle norme tecniche di attuazione realizzando un quadro di riferimento chiaro, che attraverso strumenti innovativi di urbanistica negoziata consentirà di rispondere con estrema flessibilità ed adattabilità alle esigenze presenti e future dei cittadini e delle imprese ortonesi.
“A breve – dichiara il Sindaco Vincenzo d’Ottavio – la Città di Ortona avrà un nuovo piano regolatore che, oltre ad aver risolto le criticità emerse in precedenza e a prevedere soluzioni innovative, ha anche il pregio di garantire rispetto al passato una riduzione del consumo di suolo per circa l’8%, pari a 74 ettari in meno”.
“Ringraziamo ancora i tecnici e gli impiegati comunali – dichiarano il Capogruppo del Partito Democratico Tommaso Coletti e il Capogruppo di Ortona Bene Comune Alessandro Seccia – nonché i professionisti esterni che hanno prodotto un lavoro di eccezionale qualità. Un grazie a tutti i cittadini, associazioni, imprenditori e rappresentanti di categoria che hanno dato il loro contributo di idee e di proposte per realizzare il nuovo PRG di Ortona”.
“Uno straordinario lavoro – concludono Tommaso Coletti ed Alessandro Seccia – realizzato con il coinvolgimento diretto di circa 3000 cittadini, associazioni, imprenditori e rappresentanti di categoria, che hanno partecipato agli oltre 40 incontri organizzati sul territorio comunale tra il 2013 e il 2014, nonché alla consulta di urbanistica dell’Urban Center”.