Pescara. È il Comitato abruzzese del paesaggio a lanciare l’allarme. Una delle associazioni in prima linea per la tutela del patrimonio storico pescarese e contro la cementificazione. Questa volta l’attenzione è su un’area in Via Scarfoglio, ai margini della pineta dannunziana, in un spiazzo ricolmo di attrezzi ancora non edificato. Nel quale campeggia il cartello di un costruttore: “Vendesi appartamenti villetta quadrifamiliare – Insula XXVIII – Lotto 8 – Lottizzazione 1912 a cura ing. Antonino Liberi”.
Tanto per chiarire, l’ingegner Antonino Liberi in questione è il progettista di numerosi edifici della Pescara a cavallo tra ottocento e novecento. Dal Grand Hotel – di fronte alla stazione ferroviaria di Porta Nuova – al teatro Michetti, dalla valorizzazione dell’intera area di Pescara Pineta al palazzo Sirena di Francavilla al Mare. Nonché marito di Ernesta D’Annunzio, sorella del vate, che gli affida il restauro della sua casa natale.
“Sembra una battuta umoristica” fa notare il Comitato in un articolo sul suo sito web “ma è tristemente vera per una concessione edilizia rilasciata per edificande palazzine in anno 2011 e risulta che l’area era di proprietà del comune e data in gestione ad Attiva per rimessaggio attrezzature, ora passata inopinatamente ad un costruttore privato che si accinge ad edificare”.
“Non è precisamente vero che solo l’area Rai di via Pantini fosse rimasta fuori dal vincolo” denuncia l’associazione “altri spazi quindi subiranno gli attacchi della speculazione edilizia come già è accaduto per il litorale di Pescara Porta Nuova”.
Il riferimento è al recente ampliamento di 29 ettari della riserva naturale pineta dannunziana – per effetto di una legge regionale – dal quale resterebbe escluso solo un terreno di proprietà della Rai, che sarà scambiato con un lotto in altra area dove sorgerà la sede dell’emittente.
Pierluigi Farnese