Pescara, dragaggio porto canale: arriva il Provveditore alle Opere Pubbliche

dragaggioPescara. Martedì prossimo, primo febbraio, Comune di Pescara, Provincia e Regione dovranno essere compatti e uniti con le categorie produttive dinanzi al Provveditore alle Opere Pubbliche Carlea, esponendo richieste chiare e mirate per ottenere, da un lato, la risoluzione immediata dell’emergenza del porto canale, con un dragaggio di sostanza, ricorrendo anche alle procedure d’urgenza, e dall’altro l’individuazione di misure che in modo continuo permettano di garantire la tutela dello scalo e la sua funzionalità.

“Compito delle Istituzioni sarà quello di fare ‘cordata’, – ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia- : al nostro fianco ci saranno il Prefetto di Pescara Vincenzo D’Antuono, la Direzione Marittima e soprattutto la città”.  
“La delegazione – ha ripreso il sindaco – ha portato sul Tavolo della discussione proposte urgenti, concrete, che rispecchiano anche il comprensibile stato d’animo di categorie produttive ormai in ginocchio. Parliamo di una flotta di 70 pescherecci che ogni giorno corre rischi incredibili per uscire o entrare dal porto canale, 70 pescherecci che danno lavoro a 600 famiglie che quotidianamente devono fare i conti con fondali fortemente compromessi. Dopo una lunga attesa, dinanzi anche agli opportuni primi provvedimenti assunti dalla Direzione Marittima, che ha per ora solo limitato l’utilizzo del porto canale, l’amministrazione comunale si è subito messa in moto premendo sull’acceleratore per l’adozione di procedure più celeri.
E tra i provvedimenti urgenti chiesti dall’amministrazione, la città resta in attesa del Provveditore alle Opere pubbliche Interregionale Lazio-Abruzzo-Sardegna Donato Carlea che finalmente il prossimo primo febbraio sarà a Pescara per verificare con i propri occhi la drammatica situazione del porto di Pescara. “Al Provveditore Carlea – ha ribadito Mascia – chiederemo un incontro con il Ministro Matteoli, incontro al quale dovrà essere presente anche una delegazione delle nostre forze produttive, per valutare le ipotesi di soluzione a medio e lungo termine”.

Monica Coletti

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