“Non è la prima volta che questo accade ed è quindi necessario denunciare con forza l’atteggiamento irresponsabile degli assenti che (senza giustificazione e senza rispetto nei confronti dell’Assemblea: è prevista peraltro la possibilità di delegare) hanno impedito all’organo di rappresentanza delle comunità locali di discutere e pronunciarsi sugli argomenti posti all’ordine del giorno e sulle questioni di maggiore attualità che interessano il Parco” ha denunciato Il Presidente della Comunità del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Alberto D’Orazio.
“Il Bilancio di Previsione 2011 prevede un ridimensionamento delle attività e delle prestazioni dell’Ente sul territorio a causa della riduzione del contributo ordinario dello Stato stabilito dalla legge finanziaria – ha aggiunto D’Orazio – Ci saranno quindi meno fondi per pagare gli indennizzi dei danni provocati dalla fauna selvatica. L’argomento è centrale per gli allevatori del Parco. Non è così anche per i loro amministratori pubblici? Ci saranno meno fondi per l’affitto di boschi e pascoli. L’argomento è vitale per gli stessi Comuni, sempre più affamati di risorse per erogare servizi ai cittadini. E’ una questione che non interessa i sindaci? Ci saranno meno fondi per supportare le attività di promozione del territorio, per sviluppare iniziative culturali e di intrattenimento. Argomento molto sentito dagli operatori economici del Parco impegnati a mantenere e sviluppare le presenze nel settore turistico, fondamentale per l’economia locale. E’ un tema irrilevante per gli amministratori dei comuni del Parco? L’approvazione del Piano del Parco e la valutazione da parte del C.D. delle più recenti note di indirizzo proposte dai Comuni, è un tema che non merita più attenzione? L’organizzazione e le ripercussioni sulla gestione di un possibile avvicendamento nella Direzione dell’Ente, è un argomento che non interessa i componenti della Comunità del Parco? Il completamento della rappresentanza della Comunità all’interno del Consiglio Direttivo non è un dovere nei confronti del territorio? Sono questioni rilevanti sulle quali la Comunità è chiamata a dare il proprio contributo per rappresentare al meglio gli interessi della gente del Parco. Andrebbero quindi affrontate con consapevolezza e senso di responsabilità. Atteggiamenti di superficialità, o peggio, mediocri problematiche di veti incrociati su designazioni e nomine che portano a disertare le assemblee, sono contro gli interessi delle comunità locali. Occorre un salto di qualità per dare contenuto al ruolo che la Legge ha affidato all’organo di partecipazione democratica alla vita del Parco. Se ciò non dovesse avvenire, occuparsi della Comunità del Parco non sarà difficile ma inutile”.
Va ricordato che la Comunità del parco è costituita dai presidenti delle regioni e delle province, dai sindaci dei comuni e dai presidenti delle comunità montane nei cui territori sono ricomprese le aree del parco, ed è organo consultivo e propositivo dell’Ente parco. La seduta della Comunità, andata deserta, non influirà, comunque, sulla riunione del Consiglio Direttivo del Parco, prevista per domani, 18 gennaio, presso la Sede dell’Ente a Pescasseroli. In tale sede umerosi e molto importanti gli argomenti di cui l’organo collegiale discuterà e delibererà, primo tra tutti il Bilancio di Previsione per l’Esercizio finanziario 2011, elaborato sulla scorta della Relazione Previsionale e programmatica presentata dal Presidente, tenendo conto del Contributo dello Stato riconosciuto nel 2010. Su questo argomento la situazione è molto incerta considerato che il taglio del 50% originariamente previsto per i parchi dalla manovra finanziaria dell’estate 2010 è stato solo parzialmente recuperato.
Si annuncia un anno molto difficile, nel corso del quale sarà necessario ricercare anche altre fonti di finanziamento. Alcune attività, soprattutto di tipo promozionali, saranno inevitabilmente sospese, anche in relazione a quanto previsto dalla legge finanziaria.
Il Consiglio direttivo si occuperà poi del Piano della Performance di cui alla legge 150/09, da presentare entro il 31 gennaio. Questo importante strumento gestionale permetterà di valutare, nel corso dell’anno, la funzionalità dei servizi e della Direzione e il grado di perseguimento e raggiungimento degli obiettivi individuati. Il Piano della Performance verrà definito previa approvazione di un sistema di misurazione e valutazione, che garantisce l’oggettività delle valutazioni finali.
Ancora, all’esame del Consiglio ci saranno la rideterminazione della Pianta Organica, obbligatoria per tutti gli Enti pubblici, ma che per il Parco, data la situazione del personale, si rivelerà un semplice atto formale non incidendo nel merito; del contenzioso con alcuni dipendenti e della risoluzione consensuale del contratto del Direttore.