Prezzo troppo alto per una zona lontana dal centro, queste le cause che Blasioli rintraccia, sia per via Misticoni che in tutte le aree di sosta cittadine. A mancare, quindi, “ una politica della sosta che potrebbe consentire di risolvere alcuni problemi della mobilità”. A conti fatti (dal consigliere Pd) Non converrebbe parcheggiare in via Misticoni a 50 centesimi per la prima mezz’ora e poi ancora 1 euro ogni ora o frazione di ora. “Troppo e soprattutto troppo esorbitante rispetto al costo della sosta in altre zone della città. Che senso ha, ad esempio parcheggiare in Via Misticoni con queste cifre altissime se si può arrivare nell’area di risulta e parcheggiare con €. 1,50 per mezza giornata? E’ paradossale che si spendano fino a €. 10,00 per parcheggiare un intero giorno in un’area non centrale come via Misticoni e si spendano soli €. 3,00 per parcheggiare un’intera giornata nell’area di risulta”. Andrebbero quindi riviste ed abbassate le tariffe del parcheggio appena inaugurato. Troppo cara e poco risolutiva anche la formula dell’abbonamento: 40 euro. “Chi può permettersi di parcheggiare una sola vettura per 160 euro al mese?”, si chiede ancora Blasioli.
E nei giorni scorsi, sempre nella stessa strada si è verificato un episodio increscioso: “la Polizia Municipale ha multato molte auto in sosta su strada pubblica in via Misticoni, dove il cartello di divieto era stato rimosso in base all’ordinanza n. 9 firmata dallo stesso Mascia il 19 gennaio 2010”, denuncia ancora Blasioli, “Molti sono gli automobilisti, specie genitori che accompagnavano i figli alla scuola Ravasco che si sono lamentati pensando che questo atteggiamento, ingiustificato per l’assenza dei cartelli, fosse diretto a convogliare le auto nel parcheggio vuoto.
Altro parcheggio, stessa storia: vuota anche l’area di sosta adiacente all’INPS. “Stesse tariffe e sempre una grande parte del parcheggio vuoto. Anche qui siamo in attesa dei dati da Pescara Parcheggi per vedere quanto costa la gestione di quel parcheggio e quanto ne ricava quotidianamente il Comune”, conclude Antonio Blasioli.
Daniele Galli