Bussi, inserire il polo chimico nel mille proroghe

 

ScloccoPescara. Inserire il polo chimico di Bussi nel Decreto mille proroghe per concedere agli operai la pensione spettante ai lavoratori esposti a rischio chimico. E’ la proposta della consigliera regionale Pd Marinella Sclocco, che già a novembre si era mossa, insieme alla Filctem Cgil, per intervenire nei confronti della crisi occupazionale del sito, già colpito dalla nota emergenza ecologico-ambientale.

“La crisi economica, nella nostra regione, ha colpito in particolar modo anche il polo chimico di Bussi sul Tirino, che ha visto molte delle sue industrie trasferire la propria attività altrove, generando una grave situazione occupazionale nella zona”, si legge in una nota, “questa situazione sta degenerando giorno dopo giorno e questo potrebbe determinare di qui a breve la morte del polo chimico di Bussi sul Tirino, portando quindi al licenziamento degli ultimi lavoratori rimasti”, afferma la Sclocco, intenzionata ad estendere ai lavoratori di Bussi sul Tirino gli stessi benefici previdenziali riconosciuti ai lavoratori dello stabilimento ex ACNA di Cengio (SV). Questi hanno potuto, infatti, beneficiare della Legge 24 dicembre 2003, n. 350, art. 3 comma 133 dalla quale si evince che i lavoratori, esposti al rischio chimico da cloro, nitro e ammine, hanno diritto dal 2004, al beneficio previdenziale consistente nella moltiplicazione del periodo di esposizione per il coefficiente di 1.5, sia ai fini della maturazione del diritto di accesso alla prestazione pensionistica e sia ai fini della determinazione dell’importo della stessa.

“I lavoratori del polo chimico di Bussi sono già provati dal disastro ecologico dunque esposti negli anni a contaminazioni pericolose per la loro stessa salute”, spiega la Sclocco, che per salvaguardare anche l’aspetto occupazionale degli operai ha scritto ai parlamentari abruzzesi per richiedere loro un interesse particolare volto, alla seppur parziale, risoluzione del disagio che si registra nel territorio: “ Ho fino a stamane mantenuti i contatti con i senatori del mio partito, Franco Marini e Giovanni Legnini,  i quali si sono impegnati a far si che il provvedimento venga inserito nel decreto  mille proroghe. Essi stanno lavorando al fine di poter garantire ai lavoratori del polo chimico di Bussi lo stesso trattamento riservato agli ex lavoratori dell’Acna di Cengio. Ma ora il mio appello va a tutti i parlamentari abruzzesi. Ora anche i rappresentanti della maggioranza di governo hanno, attraverso questo provvedimento, la possibilità di dimostrate a tutto il territorio abruzzese quanto davvero gli stia a cuore il destino dei suoi abitanti. Dovrebbero impegnarsi anche loro a far inserire nel mille proroghe il provvedimento al fine attenuare l’impatto socio economico che il territorio ha subito in questi ultimi anni e non ultimo aggravato dal sisma del 9 aprile 2009.”

“ Confido”, conclude la Sclocco, “ nel lavoro dei rappresentati del mio partito a Roma, che stanno lavorando alacremente al fine di raggiungere lo stesso risultato attenuto a Cengio, consapevole che questa non potrà essere considerata la soluzione definitiva al problema occupazionale e ambientale, ma rappresenterebbe comunque un primo, importante passo per i lavoratori, tenendo presente che la risoluzione vera del problema passa attraverso l’individuazione delle risorse necessarie a bonificare il sito per una futura reindustrializzazione ecocompatibile”.

Daniele Galli

 

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