“È chiaro ormai che il ns caro sindaco ha le idee confuse sul futuro della città di Pescara e ha in mente un disegno piuttosto astratto della mobilità urbana, – dichiara la consigliera-. Il progetto di pedonalizzazione di corso Vittorio Emanuele, dalla rotonda di via Michelangelo fino a via Teramo, rischia di congestionare ulteriormente il traffico se non si predispone un diverso tracciato per le migliaia di automobili che giornalmente transitano sul Corso. L’alternativa potrebbe essere costituita dalla strada che collega via Ferrari con via Caravaggio: tuttavia resta il problema dei parcheggi. Una grande area pedonale, per essere vivibile, ha bisogno di parcheggi di scambio e, considerata la lentezza che contraddistingue l’attuale agire politico, questi potrebbero vedere la luce in un futuro molto lontano”. Motivo di ira per la Caroli, sembrerebbe dunque essere anche il fatto che il sindaco voglia “farsi bello” con un progetto che non gli appartiene e che per mesi ha sopravvalutato. Infatti l’idea di far passare la filovia su corso Vittorio Emanuele era stata già avanzata in Commissione Grandi Infrastrutture e Mobilità nei mesi scorsi, rimanendo tuttavia lettera morta. “Oggi il sindaco Mascia se ne appropria e lo fa senza condividerla con i consiglieri: non è ammissibile che un progetto del genere, anche se solo teorico per il momento, non sia stato oggetto della Commissione Grandi Infrastrutture e Mobilità che io presiedo”, sottolinea la Caroli.
Batte sullo stesso tema anche il coordinatore cittadino dell’Idv, Carlo Sciarra: “Il sindaco Mascia e L’assessore Fiorilli rendano pubblico il piano di pedonalizzazione del centro di Pescara”, è quanto chiede Sciarra. “Noi dell’Italia dei Valori vogliamo vedere il progetto, se esiste, per avere la possibilità di dare un contributo fattivo per valorizzare ulteriormente la nostra città. Bene la pedonalizzazione – ha spiegato Sciarra – però dobbiamo essere attenti ad evitare le probabili ripercussioni negative sulle attività sociali, commerciali e di mobilità e soprattutto sulla qualità della vita, se realizzata senza ascoltare i cittadini e le associazioni di categoria che ne risentiranno maggioramente gli effetti”, così come anche la Caroli ha evidenziato. “E’ per questo, anche per evitare che questa amministrazione combini un altro pasticcio ai danni dei cittadini”, conclude Sciarra.
Monica Coletti