“Desidero esprimere pubblicamente la mia solidarietà e stima all’architetto Piergiorgio D’Angelo che non meritava il trattamento che gli ha riservato un’amministrazione la cui pigrizia e incapacità è sotto gli occhi di tutti come ha ammesso, prendendo le distanze, anche lo stesso assessore all’urbanistica – dichiara Acerbo -. Non vi è nessuna logica meritocratica dietro una scelta di questo genere se non liberarsi di un funzionario competente, ma scomodo perché mai asservito al potente di turno. Infatti proprio per queste qualità, che sono disvalori per i politicanti nostrani, D’Angelo non è mai diventato dirigente. La competenza e l’onestà di Piergiorgio D’Angelo avrebbero dovuto essere considerate una garanzia e una risorsa, invece il sindaco e la sua comitiva cercano di scaricare sulla struttura le responsabilità per la stasi che caratterizza l’amministrazione comunale di Pescara. Ho la sensazione – aggiunge Acerbo – che questa congrega di pigri incompetenti abbia voluto da un lato ingraziarsi i costruttori e dall’altro liberarsi di un tecnico troppo indipendente”.
Monica Coletti