“E’ importante quanto accaduto ieri a Lanciano” dichiara in proposito Renato Di Nicola dell’Abruzzo Social Forum “perchè è l’ennesima dimostrazione della necessità di gestire l’acqua informando i cittadini e garantendo trasparenza nelle scelte. Infatti non appena il WWF e l’Abruzzo Social Forum hanno iniziato a divulgare i dati della bozza di piano da revisionare quello che appariva scontato – l’aumento delle tariffe senza alcuna discussione- è saltato. E’ la sindrome di Dracula: si ha paura della luce. Ci chiediamo perchè la revisione di un piano che avrebbe dovuto gestire l’acqua, un bene comune indispensabile per la vita stessa, fino al 2032 doveva essere approvato sotto Natale senza alcuna partecipazione dei cittadini. Ora chiediamo che siano immediatamente promosse tutte quelle forme di partecipazione previste dalla legge sia per l’analisi di tutte le criticità che il Commissario Caputi ha riscontrato sia per una costruzione partecipata dal basso di ogni atto che riguarda la pianificazione in un settore così importante”.
Il Movimento per l’Acqua pubblica promette, comunque, che vigilerà affinchè non vi siano nel frattempo tentativi per portare alla privatizzazione il Servizio Idrico Integrato dell’Ato chietino. “Eventuali blitz saranno smascherati immediatamente” si legge nel comunicato “e serviranno solo ad aumentare la mobilitazione dei cittadini per il referendum sull’acqua pubblica che dovrebbe svolgersi nel 2011. I sindaci farebbero bene ad attivarsi assieme al movimento per assicurare che la gestione rimanga pubblica, informando le persone sulla campagna referendaria in atto e chiedendo alla regione di organizzare il Servizio Idrico Integrato in maniera tale da assicurare la partecipazione dei cittadini alle scelte che riguardano l’acqua. Il Commissario Caputi ha sostenuto davanti ai sindaci che lui è tenuto ad applicare le leggi vigenti. Intanto ci chiediamo perchè non applica la Valutazione Ambientale Strategica alla sua proposta di revisione del piano d’ambito, procedura che garantirebbe la diffusione preventiva delle informazioni e la possibilità per cittadini ed associazioni di intervenire. Noi, però, stiamo anche mettendo in discussione quelle leggi, come il Decreto Ronchi, che impongono la privatizzazione e ci stiamo battendo per modificarle”.
Abruzzo Social Forum e WWF confermano la disponibilità a fare la propria parte anche attraverso la promozione di incontri territoriali con le persone interessate e gli amministratori.