La vicenda inizia nel 1996 quando Comune e Gmg Srl firmano l’accordo di programma con il quale si stabilisce la realizzazione ad opera della Gmg, sui 71846 mq della zona ex Fornace Cetrullo , di n. 269 alloggi, di cui 130 in edilizia libera e 139 in edilizia convenzionata, per un totale di 7927 mq (pari a 35.555 mc); il Consiglio Comunale delibera la ratifica dell’accordo: il Comune avrebbe ‘ricavato’ la realizzazione alcune opere pubbliche per la città, per un valore di 3.460.000 euro quali una piazza pubblica, dei parcheggi nella parte sottostante la piazza, delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, relative alla viabilità (una rotatoria dinanzi al piazzale di parcheggio del supermercato Conad di Via di Sotto), ai parcheggi pubblici, alla rete fognante (con una vasca di calma sotto la precedente rotatoria), idrica, elettrica, gas, alla pubblica illuminazione, al verde pubblico attrezzato, nonché un centro civico con la idonea sistemazione dell’area circostante, la sommaria sistemazione a verde di circa 1,5 ettari dell’area già destinata a verde pubblico ed ancora l’ampliamento e ristrutturazione della scuola elementare di Largo Madonna.
L’accordo stabiliva anche i termini di realizzazione, fissandoli a 4 anni dalla ratifica. Si verificarono ritardi non imputabili alla Gmg e nel 2004 la Commissione Speciale d’indagine del Comunale stabilì che i tempi sarebbero dovuti slittare, per alcune problemi legati al decorso dei quattro anni dalla pubblicazione del decreto di approvazione dell’Accordo di Programma sul Bura e per l’inadempienza del Comune al rilascio degli atti concessori, alla data del 30 ottobre 2005.
“Sono trascorsi ad oggi quindici anni dall’approvazione dell’Accordo di Programma e ben sei dalla data determinata in cui sarebbe dovuto scadere il termine per l’ultimazione dei lavori e la riconsegna dei lavori di pubblica utilità”, denuncia il consigliere comunale Pd Antonio Blasioli, “ma ad oggi sono innumerevoli le mancanze e molte famiglie non riescono neanche ad ottenere la certificazione di abitabilità, tanto che sono state costrette ad adire la magistratura civile per vedere tutelati i loro diritti e per i numerosi episodi di frane e crepe che si stanno verificando negli appartamenti”. In cerca di risposte, il 18 novembre scorso Blasioli ha presentato un’interrogazione urgente al Sindaco e all’Assessore all’Urbanistica, i quali avrebbero dovuto rispondere entro 5 giorni ai seguenti quesiti: se e quali sono state le opere pubbliche realizzate da Gmg e le date precise della loro riconsegna al Comune di Pescara; se e quali sono state le opere pubbliche che non ancora sono state eseguite e le motivazioni per cui le stesse non sono state realizzate; se e quali penali sono state irrogate alla Gmg previste dall’Accordo di programma e se queste penali, eventualmente irrogate, siano state versate al Comune di Pescara e se è in corso per esse un procedimento giudiziario.
“Ma ad oggi, nessuna risposta c’è stata fornita”, continua Blasioli, “. Il rischio è che, se responsabilità e ritardi saranno accertati, e la società dovesse subire vicende modificatorie, chi eseguirà quelle opere ancora mancanti? chi garantirà le famiglie che hanno acquistato con edilizia convenzionata, che ancora oggi non riescono ad ottenere la certificazione di abitabilità? Chi risponderà del risarcimento dei danni a favore del Comune, una volta terminata la vendita degli alloggi?”
Daniele Galli