Soddisfazione generale per il risultato ottenuto lunedì: i 17 voti favorevoli che hanno decretato il ritorno della discussione sul collegamento elettrico tra il Montenegro e l’Italia, finora svolta solo all’interno della Giunta, nell’aula del Consiglio. Ma ferma determinazione a proseguire l’ostracismo ai lavori per l’elettrodotto: “Continueremo a fermare questo dinosauro elettrico che vuole colpire il nostro territorio”, puntualizza Piernicola Teodoro. E’ lui a sottolineare la critica che la coalizione d’eccezione muove: “Dal 18 novembre abbiamo richiesto, con atti ufficiali, a sindaco, dirigenti e assessori D’Ercole e Antonelli la dettagliata documentazione sul progetto in questione. Arrivati al Consiglio di lunedì non avevamo ancora ricevuto niente. Questo è un atto istituzionalmente scorretto, aggravato dalle dichiarazioni del consigliere Sospiri che afferma di possedere tutte le carte da ben 6 mesi: è sconcertante”.
Si appellano contro un “silenzio incomprensibile” i teodoriani: “Abbiamo anche scritto una lettera aperta per conoscere dati scientifici e ripercussioni sanitarie legate all’elettrodotto, ma niente ci è stato risposto”, continua Piernicola Teodoro, “Non possiamo accontentarci solo delle personali dichiarazioni di rassicurazione di Sospiri, vogliamo le carte e le risposte ai nostri dubbi. Ad esempio, perché inizialmente il cavo doveva passare per la circoscrizione di Castellamare e adesso, invece, è previsto che passi per Portanuova? Siamo stufi di vederci arrivare sul nostro territorio tutto ciò che gli altri non vogliono. Abbiamo già i nostri problemi, come la mega antenna di S.Silvestro”. Dello stesso parere Baldati: “Il rischio ambientale e sanitario rimane anche se garantiscono il contario con le loro chiacchiere. Voglio vedere, se proponessimo un documento di assunzione di responsabilità, chi firmerebbe. Inoltre, perché lasciano all’oscuro di tutto le circoscrizioni, gli organi che sono chiamati per primi a rispondere alle domande dei cittadini e a garantire per essi?”.
Il caso è anche politico: Adele Caroli, consigliere di maggioranza, ma dissidente ormai da tempo, ha ricevuto numerose critiche dai vicini di scranno per aver votato a favore dello stop ai lavori ed essersi rivelata quasi l’ago della bilancia. Ma lei tira dritto: “E’ stato un atto dovuto: noi siamo garanti della tutela dei cittadini, ad essi dobbiamo rispondere e non dobbiamo far caso alle critiche o al colore politico”. Prosegue, poi, facendo riferimento alla visita di ieri della Polizia nel palazzo comunale per prendere possesso degli incartamenti relativi al progetto di Terna: “Non possiamo sempre aspettare che intervenga la procura per giungere ad esiti positivo. Il voto di lunedì ha ristabilito la correttezza nei confronti dell’antidemocraticità di questa amministrazione”. Negli stessi termini è intervenuto Gianni Teodoro: “Questa è l’ennesima manifestazione di incapacità politica di questa amministrazione”, e annuncia: “La Lista Teodoro è pronta a indire un referendum popolare per evitare che il Consiglio Comunale dia il via libera, posto che abbia ancora i numeri per farlo, alla prosecuzione dei lavori per l’elettrodotto”.
Daniele Galli