Chieti. Il Consiglio Comunale di Chieti nomina il suo rappresentante nell’assemblea dei portatori interesse dell’Asp, ex Ipab.
Sul nome di Costa, come hanno notato diversi gruppi di opposizione (Partito Democratico, Chieti per Chieti, Centro Democratico e Giustizia Sociale) si è verificata una netta spaccatura nella maggioranza di centrodestra.
“Credo che sia giunto il momento di dare il giusto risalto a quello che succede al Consiglio Comunale – ha sottolineato il capogruppo di Giustizia Sociale, Bruno Di Paolo – perché il sindaco tende sempre a sminuire quello che facciamo noi come opposizione. Ieri si è consumato un fatto forte perché per la terza volta è stato portato un atto sull’ex Ipab e si è evidenziata la formazione di due fazioni, una riconducibile a Mauro Febbo e l’altra al sindaco ed ha vinto quella relativa a Mauro Febbo. Questo è un elemento forte non tanto perché abbia vinto Mauro Febbo, ma per la spaccatura della maggioranza e per il fatto che il sindaco sia imbrigliato dalla maggioranza. Lo dimostra il fatto che il sindaco sia andato via innervosito, l’immobilismo di questa città che non dà nessun segno di vivacità, c’è una lamentela continua ed il sindaco mostra all’esterno che tutto va bene”.
“Ci tengo a precisare che dopo 5 mesi di trattative per trovare l’accordo – ha rimarcato il capogruppo di Chieti per Chieti, Luigi Febo – venerdì è stato fatto cadere il numero legale dalla maggioranza e ieri, lunedì, si è mostrata una spaccatura non a due ma a tre: Febb, sindaco e Udc con De Lio che non è entrato in aula. Il malumore è sintomo di una città che non va. È ovvio che i consiglieri che siedono per la prima volta in Consiglio Comunale non hanno alcuna indicazione, ma quelli che siedono per la seconda volta non hanno alcuna voglia di rilancio per la città. Il sindaco tra l’altro ha del rancore perché non ha nessun delegato nella struttura provinciale dell’Asp”.
Francesco Rapino