Chieti, stragi del ’92, Comitato Agende Rosse scende in piazza: Giustizia e Verità

falcone_borsellinoChieti. Il 20 novembre prossimo, Chieti sarà, insieme a Roma, Palermo, Firenze e Milano, una delle sedi di svolgimento della grande manifestazione promossa dal comitato Agende Rosse per esprimere solidarietà ai magistrati che da anni si occupano delle inchieste sulle stragi che ha portato il terrore a Palermo, Firenze, Milano e Roma nel 1992.

Alla manifestazione parteciperanno anche i sostenitori della Scorta Civica, costola delle Agende Rosse, che esprimeranno pubblicamente a questi magistrati vicinanza e sostegno, “per non permettere nessun isolamento intorno a loro”.
Oggi le indagini su quei delitti potrebbero vedere una significativa svolta; mancano però dei tasselli da aggiungere agli altri già recuperati con pazienza dai magistrati titolari delle relative inchieste.
E’ importante allora dare massimo risalto all’appello manifestato dai magistrati, tra cui Antonino Ingroia, Procuratore Aggiunto alla Procura di Palermo, e Nino Di Matteo, sostituto Procuratore della Dda di Palermo. “Chi sa parli” ha detto Ingroiaquesto è il momento giusto per raccontare tutto su quello che è avvenuto fra il maggio e il luglio del 1992. E’ decisivo che chiunque sia a conoscenza di qualcosa su quelle vicende, dentro e fuori le Istituzioni, si faccia avanti. Anche se sono ricordi lontani. Magari per alcuni di loro possono sembrare insignificanti, ma per noi magistrati che indaghiamo e che abbiamo raccolto nuovi elementi, anche quei particolari potrebbero esserci molto utili. E´ il momento giusto per riferirli”.

 

Nella strage di via D’Amelio il 19 luglio 1992 furono uccisi barbaramente il Giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della sua scorta della Polizia di Stato Emanuela Loi, Claudio Traina, Vincenzo Li Muli, Eddie Walter Cosina ed Agostino Catalano.

Le Agende Rosse, movimento fondato da Salvatore Borsellino che si batte per ottenere piena Giustizia e Verità su questa strage e per il ritrovamento dell’omonima agenda di Paolo Borsellino sparita dopo l’attentato, rinnovano l’invito dei magistrati di Palermo e Caltanissetta rivolto a chiunque sia a conoscenza di fatti e circostanze inerenti il periodo maggio-luglio 1992, incoraggiandolo a riferire tali elementi ai magistrati.

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