Popoli, Comitato Trasparenza e Legalità chiede intervento Napolitano su manifesti Comune

erbacce_popoliPopoli. “Se non si è eletti in Consiglio comunale non ci sono diritti ad esercitare critica politica, in  violazione  dell’articolo 49 della Costituzione Italiana”. È quanto interpretato da Giovanni Natale e Gianluca Borsetti del Comitato Trasparenza e Legalità di Popoli in merito ai manifesti che l’amministrazione comunale ha affisso dallo scorso giugno nelle strade cittadine per difendersi dall’accusa di “casta” privilegiata da una serie di indennità che gli permetterebbero grossi guadagni.

Secondo il Comitato in questione, si tratterebbe, infatti, di “dileggio dell’attività altrui ai limiti anche dell’offesa. Questo lo riteniamo di una scorrettezza inaudita e sicuramente lesiva dei diritti costituzionali garantiti”.

Più in particolare, Natale e Borsetti fanno riferimento ad alcune dichiarazioni con cui l’amministrazione ha risposto alla loro richiesta di dimissioni dell’assessore Lerza. “Ora” commentano, infatti, in proposito, “un conto è difendere la posizione di “ingenuità” dell’assessore, un altro lanciarsi in giudizi e pregiudizi offensivi di prerogative costituzionali. A tal  proposito riportiamo qui di seguito alcune perle e  passaggi: “Qualcuno che non appartiene al Consiglio comunale ha dato inizio ad un’azione davvero poco esaltante”, “con argomentazioni che si ammantano di trasparenza e legalità ma che hanno fini ben meno nobili”, poi ultima stoccata “le polemiche pretestuose e le elucubrazioni filosofiche le lasciamo ai novelli personaggi in cerca d’autore””.

Il Comitato Trasparenza e Legalità si chiede se un’istituzione comunale possa rivolgersi in questo modo ai cittadini, ricordando l’articolo 49 della Costituzione, relativo alla legittimità costituzionale.

“Ovviamente” informano Natale e Borsetti “abbiamo sottoposto puntualmente al presidente della Repubblica Napolitano questi testi e attendiamo un parere ed intervento. Nel frattempo chiediamo all’amministrazione comunale di… accendere la… Costituzione Italiana prima di scrivere o parlare”.

 

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