In apertura del Tavolo i Comitati e il Pd hanno presentato due distinte richieste di sospensione dei lavori sulla base della nota con la quale l’Autorità di Vigilanza ha comunicato l’avvio di un’istruttoria sul contratto della filovia.
“Purtroppo l’eventuale blocco dei lavori non dipende da una questione di ‘opportunità o di sensibilità personale’ di fronte alla protesta dei cittadini – ha ribadito il Presidente Michele Russo –, ma eventualmente dovrebbe essere supportata da atti amministrativi o giudiziari fondati per evitare una pesante richiesta di risarcimento danni da parte della Balfour e della Corte dei Conti”. Dunque la voce dei cittadini continua ad essere un deterrente non valido per il blocco lavori, ma forse solo una “fastidiosa” voce di sottofondo.
“Al Tavolo ci sono persone, come il consigliere di minoranza D’Angelo, che oggi cavalcano l’onda della protesta, come se fossero scesi dalla luna all’improvviso scoprendo quel progetto e quel cantiere – ha detto invece il consigliere comunale Carlo Masci -, ma così non è. D’Angelo per sei anni ha ricoperto la carica di vicesindaco a Pescara e per sei mesi è stato sindaco. Oggi l’attuale presidente della Gtm si sta assumendo delle gatte da pelare per quello che l’ex sindaco D’Angelo ha fatto o non ha fatto; per sei mesi ha avuto la possibilità di bloccare una procedura che oggi definisce illegittima e quei lavori non sarebbero mai partiti”.
Il consigliere D’Angelo, dal proprio canto si è appellato all’assenza di un Piano economico-finanziario per la manutenzione della filovia, sollevando un nuovo polverone che però sembrerebbe non scalfire ugualmente il progetto. E il progetto resta lì e avanza anche di fronte all’istruttoria aperta dall’Autorità di Vigilanza sui Contratti pubblici in seguito all’esposto di un residente, il tutto sembrerebbe non essere ancora abbastanza, nessun atto amministrativo o giudiziario di blocco del cantiere.
E sulla Strada Parco questa mattina si era espressa anche la Commissione Grandi infrastrutture presieduta da Adele Caroli, alla quale hanno preso parte il Presidente dell’Associazione Strada parco, Mario Sorgentone, e il dottor Damiani in rappresentanza dell’Arta. La valutazione della Commissione regionale competente ha escluso, così come Gtm e Balfour Betty, la guida vincolata della filovia che di vincolato ha esclusivamente l’alimentazione. E se sotto il profilo tecnico, si dichiara che la filovia non è un mezzo a guida vincolata, dunque non è necessaria la Via (Valutazione di impatto ambientale), la guida libera, rischia di aprire un ulteriore contenzioso, relativo al finanziamento: il progetto è infatti stato finanziato con fondi relativi a mezzi pubblici con guida vincolata. Il contrario dunque di ciò che la Regione e la stazione appaltante dichiarano. Se la Via non sarebbe necessaria, come prevede lo statuto ambientale unico, nei casi dubbi risulterebbe però necessaria la Sia, e cioè uno studio di impatto ambientale. Caso in cui la ditta proponente, prima di procedere alla gara, avrebbe dovuto trasmettere il progetto e la Sia alla Regione.La Commissione Via a sua volta, ricevuta ed esaminata la documentazione pervenuta, avrebbe dovuto decidere se approvare o meno il progetto preliminare.
La Strada Parco resta intanto presidiata, i cittadini non mollano, e per ulteriori sviluppi si dovrà attendere il prossimo Tavolo tecnico.
Monica Coletti