Vitale accusa, infatti, l’esponente del Pd teatino di essere ripetitivo e in grado esclusivamente di dire cose noiose. “Riproporre la stessa minestra delle promesse non mantenute proprio lui che fa parte di una coalizione che ha perso le elezioni perché non ha fatto nulla, è singolare” tuona, infatti, il consigliere. “Tanto più visto che questa amministrazione è in carica da pochi mesi e francamente non ci sono cittadini di Chieti che pretendono che il sindaco Di Primio faccia più di quanto sta facendo. Le inefficienze cui fa riferimento il Iacobitti sono quelle che sono state trovate alle quali è stata data risposta immediata da parte di ciascun assessore. Vedi i Lavori Pubblici, vedi il Settore Energia, vedi il Patrimonio, ecc. ecc. Il programma di governo del sindaco Di Primio, sorprendentemente, sta dando frutti ancor prima di quanto non pensassimo e questo perché sono bastate decisionismo ed autorevolezza, prima praticamente inesistenti, per stimolare uffici e settori a fare di più e meglio”.
Per quanto attiene al Teatro, ad esempio, Vitale ricorda a Iacobitti “che il profondo rosso che la sua amministrazione ha lasciato obbliga il centrodestra ad assumere decisioni calcolate e calibrate. Non possiamo permetterci di avere un teatro che tra uno o due anni finisca nuovamente in crisi gestionale come avvenuto negli ultimi tre anni”.
Secondo Vitale, infatti, un progetto di rilancio del calibro del teatro Marrucino, fiore all’occhiello del capoluogo teatino, non dovrebbe avvenire soltanto con la nomina di un Cda. “Questo è stato il vostro errore, occupare subito le poltrone senza avere un progetto” commenta il consigliere. “Purtroppo la crisi del settore cultura unita con i conti disastrosi che abbiamo trovato non consentono leggerezze e, quindi, bene fa il sindaco a tenere conto di ogni aspetto della situazione. I problemi del Teatro sono legati a doppia mandata con i problemi attuali degli orchestrali. Sia chiaro una volta e per tutte che il tempo delle vacche grasse è finito. Se il centrosinistra ha fatto assunzioni in teatro a tutti oggi la città, i cittadini non possono permettersi il lusso di pagare lo stipendio a tutta questa gente. Evidentemente Iacobitti dimostra quanto sia interessato al bene comune, fregandosene completamente del fatto che senza soldi neanche il prete suona la messa”.
In merito, invece, al progetto Inte, Vitale assicura che esso andrà avanti e che anche su questo argomento il sindaco ha assunto precisi impegni “cui la stampa ha dato risalto in questi mesi e che il Consigliere Iacobitti, se legge i giornali, conosce bene. La vicenda Villa Pini è lìi a dimostrare la lungimiranza amministrativa del sindaco che, al contrario di quanto non ha fatto Iacobitti con il suo sindaco, ha permesso che si sbloccasse la vicenda legata alla Clinica permettendo alla curatela di arrivare all’apertura delle buste per riaffidare, come fatto, l’attività sanitaria a chi ha vinto la gara. Lo Iacobitti dovrebbe solo tacere su questa vicenda”.
“L’Ospedale di Chieti” aggiunge Vitale “è centro di eccellenza regionale. E’ stato difeso dal centrodestra da attacchi strumentali ed oggi parlare ancora della vicenda Cardiochirurgia legandola pretestuosamente ai fatti personali dell’assessore regionale Venturoni dimostra come Iacobitti non abbia argomenti ed i suoi scritti siano solo un ridicolo bricolage di notizie frammentarie messe insieme solo per dire qualcosa. In merito, invece, ai lavori pubblici, la sua caotica gestione è data dalla cattiva gestione e sbagliata concezione temporale di appalti lasciataci in eredità. Il caos rispetto al passato è ridotto al minimo ma nulla di più si può fare a meno che non si decida di fare i lavori”.
Non dimentica nemmeno l’urbanistica, Vitale, che dichiara in proposito: “L’ex assessore all’Urbanistica ha gestito così male il suo settore che oltre a non essere rieletto, ha lasciato tante macerie dietro di sé che Iacobitti che pure l’ha sostenuto per cinque anni dovrebbe avere il buon senso di non affrontare questo argomento. La gente ricorda ancora troppo bene quale disastro sia stato perpetrato in danno di decine e decine di privati cittadini pur di agevolare ben noti costruttori teatini come nel caso del Villaggio del Mediterraneo e per il quale Villaggio l’amministrazione Ricci ha lasciato in eredità un’opera, credo e ripeto strategicamente sbagliata e visivamente, agli occhi dei cittadini e quanto pare non a quelli dello Iacobitti, incompiuta. Di azzoppato, ad oggi, forse è solo il suo partito, di cui lui forse non è nemmeno un caporale, visto che da voci di corridoio, i suoi soldati stanno per attuare un ammunitamento politico, considerata poi la sconfitta elettorale anche grazie al triumvirato: Francesco Ricci, Giovanni Legnini e Walter De Cesare”.