Pescara. La diatriba ex Cofa non accenna a placarsi, nonostante i presunti accordi di facciata tra Regione e Comune. E nel “tennis” tra gli enti entra con merito anche il Partito Democratico, preoccupato per la salute dei cittadini, ostaggio del ping pong iniziato da giorni.
“Nel momento in cui la ASL evidenzia un problema di assoluta gravità come lo sgretolarsi dell’eternit nelle strutture dell’ex COFA ravvisandone l’esigenza di una immediata rimozione, la Regione, unica titolare del bene, non trova di meglio che scansare l’argomento sostenendo, oggi per voce dell’Assessore Carpineta, che tale compito spetta al Comune. Il Comune obietta, giustamente, che la proprietà dell’immobile è della Regione e per cui tali e consistenti interventi non possono che essere di sua competenza”, dicono i consiglieri comunali del Pd, Moreno Di Pietrantonio e Enzo del Vecchio.
Rileggendo con attenzione gli atti, sarebbe indubitabile, pur in assenza di un documento ufficiale di riconsegna degli spazi, che oggi le problematiche rilevate attengono tutte ed inequivocabilmente alla responsabilità della Regione Abruzzo, “a nulla valgono le inutili parole dell’Assessore Carpineta”, sottolineano i consiglieri. “Forse l’assessore Carpineta farebbe bene a chiedersi o a chiedere a qualche suo collega il perché fu interrotta la procedura di demolizione delle strutture avviata e che vedeva la fattiva partecipazione della Camera di Commercio che, per l’evento dei Giochi del Mediterraneo, aveva messo a disposizione per l’operazione una somma di €. 350.000 potendo trasformare quell’area in un parcheggio ma soprattutto assicurare una decorosa visibilità al Porto Turistico- Marina di Pescara”, dicono ancora Di pietrantonio e Del Vecchio. Quanto al Comune, i consiglieri di certo non esimono dalle responsabilità l’amministrazione Mascia, “eterna bella addormentata. Il sindaco Mascia, seppur sembra aver proceduto ad adempiere ai compiti sottoscritti nell’accordo del 4 marzo 2009 con la Regione, non ha di certo intenzione di richiamare all’ordine la giunta regionale”.
I consiglieri prendono allora vanno propongono una proposta alternativa che medi gli animi: “perché non sottoporre la questione al Difensore Civico Regionale, Giuliano Grossi, senza costi né tempi di spedizione per il quesito, avendo il Sindaco nominato lo stesso Grossi Suo dirigente-consulente?”
Monica Coletti