Pescara. Scempio ex-Cofa sotto gli occhi di tutti, una realtà che non si può più nascondere, quella terra di nessuno ha finalmente trovato il modo per far sentire la propria voce passando per le parole dell’amministrazione comunale pescarese. Allo stesso tempo però, gli assessori comunali allo Sviluppo del Territorio, Marcello Antonelli e all’Ambiente, Isabella Del Trecco replicano alle accuse dell’assessore regionale Carpineta, senza né condanne né pene da infliggere.
“E’ evidente che l’amministrazione comunale di Pescara non intende ‘mettere al muro’ la Regione Abruzzo, né l’assessore Carpineta in merito al ‘caso’ dell’ex Cofa, che comunque però rappresenta una problematica seria per il territorio di Pescara, una problematica che va risolta in tempi rapidi per restituire serenità ai residenti di Porta Nuova”, hanno dichiarato gli assessori. L’amministrazione comunale è pronta a chiedere un incontro tempestivo con la stessa Regione per concordare le procedure per la bonifica dell’area, tenendo però conto che il presunto accordo di comodato d’uso dell’immobile stipulato tra Regione e Comune nel 2005 è in realtà scaduto nel 2006, così com’è scaduto l’accordo del 4 marzo 2009 con cui un dirigente del Comune, tornato poi a lavorare in Regione, si era impegnato a bonificare l’area entro sessanta giorni, dunque entro il 4 maggio 2009, un’operazione che non sembrerebbe essere mai stata effettuata. “E’ dunque chiaro che occorre ripartire da zero e individuare le nuove misure amministrative da adottare”.
“In realtà la Commissione Ambiente e il suo Presidente, Nico Lerri, non hanno inteso ieri ‘sferrare’ alcun attacco nei confronti della Regione Abruzzo – ha sottolineato l’assessore Del Trecco -, ma piuttosto si sono limitati a denunciare una situazione di grave degrado esistente nel cuore della città all’interno dell’ex Cofa, e non parliamo solo della presenza dell’amianto, ma piuttosto delle generali condizioni igienico-sanitarie del luogo, condizioni peraltro venute già alla luce in seguito a una serie di blitz effettuati dalle Forze dell’Ordine tese a sgomberare l’area da intrusi che facilmente penetrano tra immobili in abbandono, con mille varchi aperti per finestre rotte e porte inesistenti. Sembrerebbe comunque chiaro che le due pubbliche amministrazioni non hanno intenzione di ‘farsi la guerra’, ma piuttosto dovranno trovare un punto d’accordo per la bonifica dell’area nell’esclusivo interesse dei cittadini. “Ferme restando le rispettive competenze su un’area che è chiaramente di proprietà della Regione Abruzzo e che va al più presto pulita – ha ribadito l’assessore Del Trecco – siamo ovviamente sempre disponibili a collaborare con la Regione”.
Monica Coletti