Chieti. Il Partito Democratico della provincia di Chieti parteciperà alla manifestazione promossa dai precari della scuola in programma il prossimo 20 settembre davanti alla sede della Regione Abruzzo.
Le ripercussioni della Riforma Gelmini sono state “devastanti” in Abruzzo: “200 posti Ata in meno, 50 insegnanti di scuola primaria in meno e 50 docenti di scuola superiore in meno, scuole fatiscenti e alunni disorientati a causa di classi troppo numerose che non consentono un’attività didattica vera e concreta. Quello fatto dalla Gelmini è il più grande licenziamento di massa fatto dalla nascita della Repubblica Italiana”, spiegano Chiara Zappalorto e Gianna Di Crescenzo, rispettivamente segretaria provinciale del Pd e responsabile provinciale del Pd per la scuola.
“Valorizzare la scuola primaria che il Governo ha distrutto” aggiungono “in particolare, i modelli educativi del tempo pieno e del modulo a 30 ore con le compresenze. Innovare la scuola media e superiore partendo dalle buone pratiche didattiche sperimentate dalle scuole autonome. Combattere la dispersione scolastica e l’abbandono. Alzare i livelli di apprendimento degli studenti. Alle superiori, istituire un biennio unitario e un triennio di indirizzo, per consentire ai ragazzi di compiere scelte più consapevoli per il proprio futuro. Scuole aperte tutto il giorno e tutto l’anno, per far diventare la scuola il cuore pulsante di interi quartieri e di intere comunità locali. Non è vero che il Governo non ha fondi per realizzare tutto ciò. Il Pd con il segretario Bersani ha proposto di vendere le frequenze libere del digitale terrestre e con esse finanziare scuola e ricerca. Cosa aspettano? Dobbiamo pensare che la priorità di questo centrodestra siano i simboli leghisti nelle scuole del Nord? Il Pd si batterà per evitare che la scuola diventi un contenitore vuoto, perché da qui nasce il futuro. E un Paese senza futuro non può esistere nel 2010”.