Il centrodestra esce dal consiglio comunale con una sostanziale sconfitta e una netta distanza con i vertici provinciali e regionali che sostengono il Piano Operativo Sanitario di Chiodi e della Baraldi. La maggioranza che perde i pezzi come Donatello Di Prinzio che si è smarcato dalla posizione del suo sindaco dichiarandosi privo di una rappresentanza politica perché ormai orfano di chi aveva sostenuto nelle sue manifestazioni e di chi ha contribuito a far eleggere, dall’assenza del consigliere leghista Scioli che, sebbene fosse assente giustificato, appariva e spariva senza sedersi nei banchi della sua maggioranza.
“Il consiglio di ieri – ha aggiunto il capogruppo dell’opposizione – ci ha consegnato, oltre a queste, un’altra importante certezza: la disattivazione del nostro ospedale e l’azzeramento dei posti letto per acuti, strada sostenuta e appoggiata dal centrodestra, a tutti i livelli, è una manovra che non comporta nessun risparmio. Lo ha detto Zavattaro e noi gli crediamo, anche perché era una convinzione da tempo maturata. Qualcuno, allora, dovrà spiegarci il perché di questa decisione, la chiusura dei piccoli ospedali, spacciata per la soluzione al debito della sanità abruzzese. Consapevoli che il diritto alla salute è un interesse fondamentale e collettivo, abbiamo scelto, come sempre, di offrire il nostro aiuto e mettere a disposizione il nostro lavoro alla maggioranza, accogliendone dunque alcune emendamenti che sono stati di integrazione alla nostra proposta di delibera consiliare, e incaricando il Sindaco Salvi ad agire nell’ottica della salvaguardia del presidio ospedaliero guardiese e non della sua trasformazione in generico poliambulatorio in cui non sia garantita neanche l’emergenza/urgenza”.