Pescara. Tensione continua all’interno del Consiglio di circoscrizione di Portanuova. L’odierna seduta ha visto l’opposizione abbandonare l’aula e ora i consiglieri Cuzzi, Ippoliti e Facchinetti esprimono dubbi sulla votazione avvenuta successivamente. Questo quello che si legge in un comunicato firmato dai tre circa la seduta: “Una seduta Consigliare nata male e finita peggio, visto che non è stata convocata dal Presidente la conferenza dei capigruppo per discutere l’ordine del giorno dei lavori consiliari, affidando ad un suo collaboratore il compito di comunicare telefonicamente ai consiglieri il giorno in cui si sarebbe tenuto il consiglio e l’orario senza specificare nemmeno i punti che si sarebbero dovuti discutere, calpestando il regolamento e venendo meno alle più elementari regole democratiche. Inoltre nessun consigliere, almeno dell’opposizione, è stato avvisato della presenza dell’assessore al decentramento Cardelli, mossa studiata dal Presidente Teodoro che di fatto ha impedito la discussione relativa alla situazione delle Circoscrizioni, e Cardelli ancora una volta si è sottratto al confronto democratico”.
L’opposizione, composta da Cuzzi, Cirillo, Marinelli (PD), Ippoliti (Idv) e Facchinetti (Rifondazione comunista) ha abbandonato l’aula in segno di protesta per rimarcare i presunti vizi e l’illeggittimità della convocazione, sia per ribadire il concetto sacrosanto della democrazia. “Teodoro deve capire che non è il monarca di Porta Nuova e che il Consiglio non è cosa privata da sfruttare a proprio piacimento” tuona l’opposizione, “esistono delle regole scritte, che garantiscono lo svolgimento democratico dei lavori e della vita dell’istituzione circoscrizionale, regole appunto che vanno osservate e rispettate”, prosegue la nota.
L’opposizione esprime, così, le sue perplessità sulla regolarità della votazione avvenuta dopo l’abbandono della sala consiliare: “votazione avvenuta nonostante l’oggettiva mancanza del numero legale; il Presidente, questa volta dovrà fornire delle spiegazioni in merito alla questione che non appare del tutto chiara e corretta”, viene sottolineato.
Daniele Galli
