Tocco da Casauria. “Torniamo a casa con qualche elemento di chiarezza in più e con l’impegno, da parte della proprietà aziendale a rincontraci a giugno per dare seguito, alla luce dei trend di mercato, agli impegni presi con i lavoratori, con un programma di reinserimento serio e concreto”.
Così il sindaco di Tocco da Casauria, Luciano Lattanzio e il sindacalista Fiom Cgil di Pescara, Gino Marinucci, hanno sintetizzato l’esito della riunione di ieri sera, mercoledì 23 marzo, convocata dal Ministero dello Sviluppo Economico a Roma per discutere della crisi occupazionale del sito produttivo ex Cir di Tocco da Casauria.
L’ex Cir, oggi Ir, è l’azienda produttrice di macchinari per il rimorchio e il semirimorchio e fino al 2014 era leader italiana nel settore dell’automotive; poi, a seguito di una crisi finanziaria, i comparti produttivi dell’azienda sono stati ceduti alla società polacca Wielton, con cui Cir, lavoratori, Cgil e Uil, nonché Confindustria e Ministero delle Attività produttive avevano raggiunto un accordo volto alla salvaguardia dei posti di lavoro dei dipendenti degli stabilimenti italiani, messi tutti in Cassa integrazione.
All’incontro a Roma hanno preso parte il vicepresidente della regione Abruzzo, Giovanni Lolli; il sindaco Lattanzio e gli amministratori, Mario Palumbo e Stefano Di Giulio; le rappresentanze sindacali; la direzione aziendale di Italiana Rimorchi, ramo d’azienda del gruppo metalmeccanico polacco Wielton, che ha rilevato parte delle quote societarie della ex Cir e, in call conference, il Commissario Liquidatore di Cir.
Tra le novità sostanziali Italiana Rimorchi (Ir) ha confermato il progetto industriale sottoscritto con le parti sociali nell’ agosto 2015 e ha spiegato che l’applicazione dello stesso è in ritardo di sei mesi rispetto ai tempi stabiliti e che presto sarà avviato il reinserimento dei lavoratori licenziati.
La stessa Ir ha anche chiesto di acquistare una porzione del sito produttivo di Tocco da Casauria, oggi in affitto, per le attività di allestimento e montaggio di rimorchi e semirimorchi, oltre a profilare la possibilità di attivare un service per la manutenzione e riparazione dei traini in cui reimpiegare saldatori, manutentori ed altre professionalità.
Da ultimo, le Istituzioni e le forze sindacali hanno auspicato “che, come manifestato in alcune sedi, si concretizzi anche la possibilità che qualche imprenditore rilievi la restante parte dell’opificio e la direzione aziendale di Ir confermi le assunzioni”.
Il sindaco Luciano Lattanzio e il sindacalista Gino Marinucci hanno voluto esprimere un sincero ringraziamento al vicepresidente Giovanni Lolli “per l’importante, attento e meticoloso lavoro svolto sin qui e per la grande capacità di analisi e di ricerca delle soluzioni manifestata nel seguire la vertenza ex Cir, sempre accanto ai lavoratori e al territorio”.
Ad oggi, la lunga ed estenuante controversia conta 180 lavoratori in mobilità, dei 228 che operavano sul sito, mentre la Ir, dà impiego a 34 persone, fra impiegati ed operai.